Un’indagine nel Napf -National Association of Pension Funds- (What do pension scheme members expect of how their savings are invested?) evidenzia la mancanza di informazioni da parte degli aderenti su come le risorse vengono investite. Nonostante ciò larga parte dei rispondenti evidenzia la necessità di essere maggiormente informata, anche per quanto riguarda il paese e il settore d’investimento oltre che i titoli in cui si investe. Costi e trasparenza sono gli elementi che gli aderenti considerano più importanti nel momento in cui i Fp investe le proprie risorse, inoltre la metà degli intervistati vorrebbe che il proprio Fp adottasse politiche ESG, anche se ciò produce una riduzione dei rendimenti.

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La survey (KGC’s Fourth Administration Fee Surveye - June 2014) effettutata dalla società di consulenza Kim Goubler Consulting su un campione di 21 service amministrativi, giunta ormai alla quarta edizione, evidenzia una notevole disparità tra fondi di piccola e grande dimensione nell’ammontare delle commissioni di natura amministrativa sopportate.

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Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali inglese (DWP - Department for welfare and pensions) ha rivelato le linee guida per l’introduzione dei nuovi piani previdenziali Defined Ambition. L’obiettivo del governo è quello di arrivare a una più equilibrata ripartizione dei rischi dell’accumulazione previdenziale tra lavoratori e datori di lavoro.

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Il governo inglese conferma l’evoluzione dei Fp verso la forma a collettiva a contribuzione definita (CDC). Questa tipologia di schema pensionistico appare infatti quella più adeguata ad arginare il declino degli schemi a prestazine definita e a mantenere una ripartizione del rischio previdenziale bilanciata tra lavoratori e datori di lavoro. La nuova legislazione dovrebbe entrare in vigore entro il 2016, in concomitanza con la riforma del pilastro pubblico (unificazione in un unico trattamento della prestazione di base e della seconda pensione) e l’abolizione del contracting out dalla seconda pensione statale verso i Fp. Affinché i nuovi schemi assicurino una ripartizione del rischio previdenziale il più possibile simmetrica, molti operatori hanno evidenziato la  necessità che i nuovi veicoli raggiungano dimensioni significative per ridurre i costi e la strutturazione di una governance adeguata.
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Il governo croato taglia le agevolazioni fiscali a favore dei Fp di secondo pilastro al fine di rientrare nel tetto del 3% del deficit previsto dall’Ue. Inoltre, dopo aver nazionalizzato le risorse accantonate dal personale delle forze armate e di polizia nello schema di previdenza complementare obbligatorio, il governo ha deciso di aumentare la contribuzione a tale schema per tutte le altre categorie di lavoratori.
Croazia Fiscalità Fp