ESMA: rating ESG
Esma ha risposto al call for advice della Commissione UE dello scorso 12 novembre 2021 sulle problematiche che caratterizzano il mercato dei rating ESG. Contrariamente alle attese, dall’indagine emerge un mercato dei provider piuttosto strutturato, con 59 fornitori di rating ESG attivi nell’UE. Tuttavia le entità UE possono essere in gran parte classificate come piccole o medie; le poche entità di maggiore dimensione sono tutte Extra-UE.
Il modus operandi prevalente di tali società prevede il pagamento per l’utilizzo del rating. La maggior parte degli utilizzatori ha dichiarato di ricorrere a più fornitori di rating al fine di aumentare la copertura del portafoglio oggetto di analisi o per mettere a confronto valutazioni di più operatori. Le problematiche più rilevanti emerse sono la mancanza di copertura di settori o entità, come pure la scarsa granularità dei dati. Tra le problematiche richiamate anche la complessità e la mancanza di trasparenza sulle metodologie utilizzate.
Per quanto attiene alle entità coperte da rating, emerge come tali soggetti abbiano necessità di dedicare un certo livello di risorse per le interazioni le società che emettono rating, tale sforzo è tanto maggiore quanto più grande è la dimensione dell’entità. Anche in questo caso ulteriori criticità sono state riscontrate nella scarsa trasparenza dei modelli di calcolo e nella correzione di informazioni errate.
EIOPA: Rapporto sulla stabilità finanziaria giugno 2022
Il Rapporto sulla stabilità finanziaria di giugno 2022 esamina le principali tendenze per i settori (ri)assicurativo e pensionistico europei, nonché il panorama macroeconomico e le sue implicazioni. Tra i fattori di maggiore preoccupazione viene segnalato l'impatto dell'inflazione generata sia dalle tensioni nelle catene di approvvigionamento globali, sia dalle tensioni geopolitiche innescate dal conflitto tra Russia e Ucraina. Sono oggetto di attenzione anche i rischi legati ai cambiamenti climatici e alla sicurezza informatica.
ESMA: comunicato sulla proroga dall’obbligo di clearing presso controparte centrale per gli schemi pensionistici
Il ritardo con cui la Commissione ha agito nel procedere con la nuova proposta di esenzione annuale, ha spinto ESMA, di concerto con la Commissione UE medesima, ad emanare un comunicato con il quale, vista la volontà della Commissione di procedere con la nuova proroga, si richiede alle autorità nazionali di non dare priorità, nell’ambito della loro attività di vigilanza, alla verifica della compensazione presso controparte centrale da parte degli schemi pensionistici, nell’attesa che entri in vigore la nuova proroga.
ESMA PUBLIC STATEMENT Implementation of the clearing obligation for pension scheme arrangements
EIOPA: rapporto per l’anno 2021
Francoforte ha fatto il punto sulle attività svolte nel 2021. Sostenibilità e digitalizzazione hanno continuato a dominare l'agenda. Per quanto riguarda il settore previdenziale EIOPA ha accompagnato l’entrata in vigore del regolamento PEPP. Inoltre è stato inviato alla Commissione Europea il parere sull'istituzione di cruscotti pensionistici (pension dashboard) e sistemi di monitoraggio (pension tracking system), strumenti a cui Bruxelles guarda per provare a ridurre i divari pensionistici.
Commissione UE: revisione della direttiva 2016/2341
La Commissione Europea ha inviato a EIOPA un call for advice ai sensi dell’art. 62 della direttiva Iorp2, finalizzato all’invio di una relazione al Parlamento e al Consiglio UE sull’attuazione della direttiva, a cura della Commissione stessa. Si tratta del primo atto del processo che porterà alla revisione della direttiva.
Il mandato conferito dalla Commissione eccede i punti richiamati all’art. 62. Per quanto riguarda le valutazioni relative all’adeguatezza di Iorp2 dal punto di vista prudenziale e di governo, si richiama EIOPA a valutare se l’attuale assetto non abbia prodotto oneri eccessivi per gli operatori, in ottemperanza a un principio di proporzionalità.
EIOPA dovrà valutare se gli oneri prodotti dall’adeguamento non siano stati eccessivi rispetto ai benefici per gli aderenti/beneficiari, oltre che per il funzionamento degli schemi e per la stabilità del sistema dei fondi pensione. In tali valutazioni particolare attenzione dovrà essere posta alla situazione degli IORPs a contribuzione definita che non prevedono garanzie. Vengono poi richiamati i temi dell’attività transfrontaliera e quello del Prospetto delle prestazioni pensionistiche, la cui efficacia andrà valutata anche tenendo conto dell’evoluzione delle tecnologie digitali.
La revisione della direttiva cade in un momento storico caratterizzato da una accelerazione della transizione dalla prestazione definita alla contribuzione definita. A tale fine si richiede di valutare se i requisiti dettati da Iorp2 siano adatti al nuovo contesto. In tale riflessione torna ad assumere rilievo il variegato universo degli schemi a contribuzione definita, per i quali la Commissione chiede di valutare l’adeguatezza dei requisiti prudenziali, di governo e di business conduct, oltre che gli obblighi informativi agli aderenti/beneficiari. Bruxelles ha richiesto esplicitamente a EIOPA di fare riferimento in tale lavoro alle attività che Francoforte ha già svolto (sta svolgendo e svolgerà) per i fondi a contribuzione definita.
La revisione della direttiva prenderà in considerazione anche il tema della sostenibilità, in particolare puntando a introdurre il principio della doppia materialità, anche provando ad allineare gli obiettivi delle politiche di investimento alle preferenze per la sostenibilità degli aderenti/beneficiari.
Ultimo tema esplicitamente richiamato è quello della diversità e dell’inclusività degli organi di amministrazione e di controllo. A tal fine giova ricordare che il 29 aprile 2022 EIOPA ha scritto una lettera alle istituzioni comunitarie nella quale sono contenute proposte di modifica a Solvency2 e a Iorp2 tese ad accrescere la diversità negli organi di amministrazione e di controllo.
Per quanto riguarda i fondi pensione, si raccomanda l’inclusione di un nuovo considerando nel testo della direttiva focalizzato sui temi della diversità e si suggeriscono modifiche agli attuali art. 21 e 23 della direttiva. Per quanto riguarda l’art. 21 (Principi generali del sistema di governo) si richiederebbe al fondo pensione di approvare e attuare una policy dedicata alla promozione della diversità dei componenti il CdA e il Collegio Sindacale. In particolare sarebbe necessario fissare un target minimo di rappresentazione del genere sottorappresentato e definire nella sopracitata politica le misure che verranno poste in essere per raggiungere tale obiettivo. All’art. 23 si prevederebbe che la politica di remunerazione diventi neutrale per quanto attiene al profilo del genere, dove per neutralità si intende la corresponsione della medesima retribuzione a uomini e donne, a parità di lavoro svolto o a parità di qualità del lavoro svolto.
Il mandato consente a EIOPA di valutare ogni altro profilo che dovesse ritenere opportuno ai fini della predisposizione della risposta, oltre a quelli esplicitamente menzionati. Il termine per l’invio dell’advice è fissato al 13 luglio 2023.