EIOPA, ESMA, EBA: Nuove regole per FX Forward regolati fisicamente

21 dicembre 2017

EIOPA, EBA e ESMA hanno pubblicato la bozza di modifica degli standard tecnici attuativi relativi all'obbligo di marginazione degli FX forward regolati fisicamente. Onde uniformare la regolamentazione UE agli standard delle altre giurisdizioni, le autorità propongono di limitare lo scambio di margini per questa categoria di derivati OTC soltanto a quelli stipulati tra le istituzioni ex. Regolamento 575/2013, art. 4(1), punto 3 (istituti di credito e società di investimento). Sono quindi esclusi dall'obbligo di marginazione i contratti che vedono coinvolti soggetti diversi da quelli indicati, oltre che quelli stipulati con controparti di paesi extra UE che, qualora operassero nella UE, non sarebbero considerate Istituzioni ai sensi della normativa sopra richiamata. La proposta di emendamento dovrà ora essere resa operativa con un apposito decreto delegato della Commissione UE. Nelle more dell'emanazione del decreto delegato, EIOPA, EBA e ESMA raccomandano alle autorità nazionali di verificare l'attuazione di tale previsione secondo un approccio risk based e in modo proporzionato, tenendo conto delle modifiche suggerite.

Final draft technical standards amending margin requirements for non-centrally cleared OTC derivatives

ESMA: Proroga dei termini per la richiesta del codice LEI

20 dicembre 2017

Lo scorso 3 gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento MiFIR (600/2014 sui mercati degli strumenti finanziari), contestualmente alla direttiva MiFID2 (2014/65/UE). L’articolo 26(6) del regolamento prevede che per poter svolgere transazioni sui mercati finanziari tutti gli intermediari debbano dotarsi del codice LEI (Legal Entity Identifier). A seguito delle molteplici problematiche segnalate dagli operatori, tuttavia, l’ESMA ha previsto una proroga di 6 mesi per l’adeguamento a quanto previsto dal Regolamento.

ESMA statement to support the smooth introduction of the LEI requirements

Commissione UE: proposta di modifica alla vigilanza delle imprese d’investimento

20 dicembre 2017

Con la proposta Bruxelles punta a riorganizzare la vigilanza delle imprese di investimento. La proposta prevede che quelle ritenute sistemiche (svolgimento di negoziazione di titoli per conto proprio e detenzione di attivi superiori a 30 miliardi di Euro) vengano equiparate alle banche sistemiche e soggette al controllo della Banca Centrale Europea. Le società d’investimento non ritenute sistemiche saranno divise in due gruppi. I requisiti patrimoniali per le imprese di investimento più piccole e meno rischiose saranno stabiliti in un modo più semplice. Le regole saranno complete e sufficientemente solide per cogliere i rischi delle imprese di investimento, ma abbastanza flessibili da soddisfare i vari modelli di business e garantire che queste imprese possano rimanere commercialmente valide. Queste società non sarebbero soggette ad ulteriori requisiti in materia di corporate governance o remunerazione. Per le grandi aziende, le regole introducono un nuovo modo di misurare i loro rischi in base ai loro modelli di business. Le proposte iniziano ora il processo legislativo.

Proposal for a REGULATION on the prudential requirements of investment firms and amending Regulations (EU) No 575/2013, (EU) No 600/2014 and (EU) No 1093/2010

Proposal for a DIRECTIVE on the prudential supervision of investment firms and amending Directives 2013/36/EU and 2014/65/EU

Parlamento UE: Nota preliminare sulla proposta di revisione delle ESA’s

20 dicembre 2017

La Commissione UE ha presentato nei mesi scorsi le proposte di riforma del sistema europeo di vigilanza dei mercati finanziari e degli intermediari che è attualmente al vaglio del Parlamento UE. L’ufficio studi parlamentare ha pubblicato una nota di analisi del progetto da cui emerge un giudizio in chiaroscuro.

Initial Appraisal of a EU Commission Impact Assessment  of th review of the ESA's    

EIOPA: Risultati degli stress test 2017

13 dicembre 2017

Eiopa ha pubblicato i risultati degli stress test effettuati durante l'estate 2017. L'esercizio ha verificato la resilienza dei Fondi pensione a una contemporanea diminuzione dei tassi di interesse e dei prezzi degli attivi. Gli stress test hanno inoltre verificato gli effetti di tali eventi sull'economia reale e sui mercati finanziari. Gli stress test hanno interessato sia gli schemi a prestazione definita sia quelli a contribuzione definita. Con riferimento ai Fondi pensione a prestazione definita, risulterebbe uno sbilanciamento delle passività rispetto agli attivi in portafoglio, sia nello scenario base, sia dopo l'effettuazione del test. I risultati appaiono ancora più negativi quando si prendono in considerazione le risultanze derivanti dall'applicazione del common framework predisposto da Eiopa: in questo caso ci sarebbe un deficit di 349 miliardi di Euro nello scenario base che salirebbe fino a 702 miliardi di Euro nello scenario avverso. Tale potenziale perdita di valore potrebbe avere effetti non trascurabili sull'economia reale a causa dell'impatto sui bilanci delle imprese sponsor oltre che per via della riduzione nelle prestazioni pensionistiche erogate. Con riferimento ai Fondi pensione a contribuzione definita lo stress test produrrebbe una svalutazione dei patrimoni pari al 15% del loro valore. Da ultimo, per quanto riguarda gli effetti sui mercati finanziari, non si sono evidenziati comportamenti imitativi da parte dei Fondi pensione durante le fasi di mercato negative.

2017 IORP Stress Test Report