Ungheria - Previdenza complementare a rischio chiusura
Il governo ha presentato al parlamento un piano che rischia di portare alla chiusura dei quattro Fondi pensione che sono sopravvissuti alla nazionalizzazione del 2011. Se la legge sarà approvata i fondi in questione dovranno dimostrare che almeno il 70% degli aderenti (circa 60.000) abbia versato contributi per un periodo continuativo di due mesi nell’arco degli ultimi sei mesi. La misura potrebbe portare nelle casse dello Stato altri 651 milioni di euro, dopo i 12 miliardi di euro incamerati con il provvedimento del 2011.
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Repubblica Ceca - Il governo ceco dice addio al secondo pilastro
Il governo ha annunciato la cancellazione dell’opting out dalla previdenza pubblica, a favore dei piani pensionistici individuali assicurativi ad adesione volontaria, a partire dal 1 gennaio 2016. Introdotta nel 2013, tale facoltà consentiva ai lavoratori di trasferire il 3% della contribuzione obbligatoria (28%) a un Fondo pensione individuale di tipo assicurativo, con un contributo a carico del lavoratore del 2%. I lavoratori coinvolti potranno scegliere di destinare il montante maturato a un fondo di terzo pilastro o incassare direttamente il capitale. Per quanto riguarda la quota di montante maturata con il 3% di contribuzione derivante dalla contribuzione obbligatoria il lavoratore avrà la possibilità di destinarlo nuovamente allo schema pubblico.
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Regno Unito - Relazione del ministero del Lavoro sulla partecipazione ai Fp occupazionali
Il Department for work and Pensions ha pubblicato un rapporto sull’andamento delle adesioni ai Fp di natura occupazionale tra il 2003 e il 2013. Nel complesso il tasso di adesione ai Fp negoziali, pur elevato, si è notevolmente ridotto, passando dal 65% al 58%. A fine 2013 i lavoratori aderenti ammontavano a 11,7 milioni. Anche nel Regno Unito la situazione delle iscrizioni presenta rilevanti asimmetrie tra le varie categorie di lavoratori. Se nel settore pubblico la previdenza complementare interessa la quasi totalità della forza lavoro (con un tasso di adesione pari al 90%), la situazione del settore privato appare molto meno rosea: soltanto il 46% della forza lavoro interessata ha aderito a un Fondo pensione di natura occupazionale, con notevoli differenze tra i vari settori di attività.
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Credit Suisse - Global Wealth Report 2014
Credit Suisse ha pubblicato la quarta edizione del Global Wealth Report che analizza la ricchezza detenuta dagli individui, sia reale sia finanziaria. Il rapporto stima pari all’8% la crescita della ricchezza mondiale nel corso dell’ultimo anno. Le aree in cui l’aumento è stato più sostenuto sono state gli Usa e l’Europa. Il rapporto di Credit Suisse evidenzia tuttavia che, congiuntamente alla ricchezza detenuta dagli individui, tende ad aumentare anche lo squilibrio nella distribuzione di tale ricchezza: l’1% della popolazione mondiale detiene quasi la metà della ricchezza complessiva.
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Mercer - Melbourne Mercer Global Pension Index
Il sistema pensionistico della Danimarca è al vertice del Melbourne Mercer Global Pension Index, indicatore che valuta l’affidabilità dei sistemi pensionistici realizzato da Mercer e dall’Australian Center for Financial Studies. L’indice, arrivato ormai alla settima edizione, valuta i sistemi pensionistici in base a tre parametri: adeguatezza delle prestazioni offerte, sostenibilità e integrità dei sistemi pensionistici. La previdenza della Danimarca è stata premiata soprattutto per gli elevati livelli contributivi.