Stability of participation in collective pension schemes: An option pricing approach
Il lavoro si concentra sulle cause sottostanti all’opting out dal fondo pensione in caso di partecipazione volontaria. La disponibilità a rimanere nello schema di previdenza complementare aumenta quando la possibilità di esercitare la facoltà di uscita anticipata può essere mantenuta anche successivamente all’ingresso nel piano. Anche la definizione dell’offerta del fondo pensione può incentivare i partecipanti a rimanere iscritti. A tale fine sono deteminanti sia la previsione di un contributo a favore dell’aderente da parte dello sponsor sia la previsione di meccanismi di indicizzazione delle prestazioni. I recovery plan per ricostruire un finding ratio in linea con la normativa dovrebbero essere basati o su un aumento dei contributi uguale per tutti i partecipanti oppure con la previsione di un contributo attuarialmente equo legato all’età del partecipante.
Stability of participation in collective pension schemes: An option pricing approach
Financial Education for Long Term Savings and Investment
Il Working paper pubblicato dall’Ocse passa in rassegna i principali lavori in materia di educazione finanziaria, dai quali emerge una forte correlazione positiva tra educazione finanziaria e accumulazione previdenziale.
Financial education for long term savings and investment
Journal of Financial Management Markets and Institutions
Il numero 1/2015 della rivista contiene una interessante raccolta di Working paper relativi al tema dell’educazione previdenziale.
Journal financial management markets institution 1/2015
Households Savings Rates in the EU
Il Woking paper pubblicato dalla Direzione Generale per gli Affari Economici e Monetari della Commissione europea evidenzia come i diversi comportamenti di risparmio delle famiglie europee, oltre dalle tradizionali variabili (livelli di reddito ed età), sono molto influenzati anche dalle situazioni specifiche dei singoli paesi (regolamentazione nazionale, ecc.).
Households savings rates in the EU
Ocse - Government at a Glance 2015 - dati Italia
L’Ocse ha pubblicato i “dati Paese” dei suoi membri per permettere un confronto a livello internazionale delle prestazioni del settore pubblico. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2014 il rapporto debito/Pil è salito a quota 156% (era 142,95% nel 2013 e 110,63% nel 2007), il dato è il terzo più elevato tra tutti i Paesi membri, dopo Giappone e Grecia. Nel dettaglio della spesa pubblica, colpisce il dato sull'istruzione, l'Italia è penultima con solo l'8% di spesa destinata al sistema educativo, davanti alla sola Grecia (7,6). Nel 2013 la spesa italiana è stata usata prevalentemente per assistenza sociale-welfare (41,3%), servizi pubblici generali (17,5) e sistema sanitario (14,1). Per quanto riguarda invece le entrate, per oltre il 60% sono assicurate dalla tassazione (11esimo posto nell'Ocse) e per il 30% circa dai contributi sociali netti. Gli investimenti pubblici sono scesi al 4,4% del Pil (4,7% nel 2013) contro il 7,8 della media Ocse.