Are Americans of All Ages and Income Levels Shortsighted About Their Finances?

26 maggio 2015

Il paper del Center for Retirement Research (Boston College) evidenzia come, nel compiere le scelte di natura finanziaria, comprese quelle pensionistiche, le famiglie americane, senza differenze sostanziali di reddito ed età, siano guidate in prevalenza da considerazioni di breve periodo. In particolare, le scelte di risparmio previdenziale tendono ad essere posposte a vantaggio di forme di risparmio più orientate al breve periodo. Gli autori concludono che per stimolare il risparmio pensionistico la migliore soluzione sia quella di rendere automatica l’adesione.

AreAmericansOfAllAgsAndIncomeLevelsShortsightedAboutTheirFinances

 

Pension expectations and reality. What do Italian workers know about their public pension benefits

01 maggio 2015

Il working paper pubblicato dal Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna stima la differenza tra l’aspettativa del futuro trattamento pensionistico e l’effettiva pensione che si andrà a percepire sulla base delle regole attualmente in vigore. I lavoratori hanno modificato le loro aspettative sulla base dei provvedimenti adottati nel corso degli anni, passando da una generale sovrastima della pensione a una situazione di sottostima, dovuta essenzialmente alla scarsa conoscenza del meccanismo che lega l’età di pensionamento all’evoluzione dell’aspettativa di vita.

PensionExpectationsAndRealityWhatDoItalianWorkersKnowAboutTheirPublicPensionBenefits

Pre-retirement saving and the extension of working life. A model based assessment of the impact of low interest rates

01 aprile 2015

Il working paper pubblicato dalla Dg Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea, cerca di studiare quali effetti si siano prodotti sul mercato del lavoro e sui livelli di risparmio, in particolare per i lavoratori più anziani, a seguito delle politiche monetarie espansive che hanno prodotto una forte diminuzione dei tassi di interesse. Le difficoltà economiche degli ultimi anni si sono risolte in un forte aumento dei tassi di disoccupazione per i lavoratori più anziani, di contro i livelli di risparmio da loro accumulati non sembra abbiano risentito particolarmente del nuovo contesto monetario. I bassi tassi di interesse hanno stimolato o ridotto il risparmio dei lavoratori più anziani? Inoltre, potrebbero avere incentivato l’allungamento delle carriere lavorative, soprattutto nel caso in cui le strategie di risparmio si siano orientate a mantenere un adeguato tenore di vita anche una volta in pensione?

PreRetirementSavingsAndTheExtensionOfWorkingLifeAModelBasedAssessmentOfTheImpactOfLowInterestRate

Immunization and hedging of longevity risk

01 aprile 2015

Il working paper pubblicato dal Cerap (Centre of Excellence in Population Ageing Research) si sofferma sulle modalità di copertura del rischio di longevità. Lo studio evidenzia come la più efficiente modalità di copertura di tale rischio sia l’emissione di longevity bond, poiché meglio allineati alla duration prolungata che caratterizza le rendite vitalizie.

ImmunizationAndHedgingOfLongevityRisk 

Facing Demographic Challenges: Pension Cuts or Tax Hikes

01 aprile 2015

Il working paper pubblicato dal Cerap (Centre of Excellence in Population Ageing Research) confronta gli effetti che si avrebbero da un taglio delle pensioni o da un aumento delle imposte per fare fronte agli effetti derivanti dall’invecchiamento della popolazione sul bilancio dello Stato australiano. In termini di saldi le due politiche avrebbero gli stessi effetti sul bilancio dello Stato, tuttavia, i risultati macroeconomici e distributivi sono molto diversi. Le generazioni più giovani preferiscono i tagli alle pensioni mentre le coorti più anziane preferiscono aumenti della tassazione per finanziare programmi di spesa pubblica a loro vantaggio. Le imposte sui consumi, al pari dei tagli alle pensioni hanno un effetto positivo sull’offerta di lavoro e sulla crescita economica, ma riducono il livello di benessere delle famiglie più povere. Di contro, le imposte progressive sul reddito beneficiano maggiormente il welfare delle famiglie più povere, ma hanno minore impatto sulla crescita economica e sull’offerta di lavoro. Il paper evidenzia i conflitti generazionali che si producono nell’implementazione delle diverse opzioni di politica fiscale.

FacingDemographicChallengesPensionCutsOrTaxHikes