Uninsured by Choice? A Choice Experiment on Long Term Care Insurance

15 novembre 2021

Il working paper NBER No. w26118 valuta i risultati di due esperimenti di scelta dell'assicurazione per l'assistenza a lungo termine e, più specificamente, alle scelte fatte da un campione di 15.298 individui negli Stati Uniti, sia assicurati sia non assicurati. È analizzato, in particolare, l’effetto di alcune caratteristiche, come l'indennità giornaliera, l’ampiezza della copertura, la natura obbligatoria e volontaria della polizza, i costi e i requisiti sanitari di accesso. Gli autori rilevano che un aumento del premio di 100 dollari ridurrebbe la domanda di assicurazione di 1 punto percentuale. La propensione alla stipula è maggiore quando la polizza fornisce benefici per tutta la durata della vita ed è volontaria, nonché quando è prevista la rinuncia ai controlli sanitari.

Uninsured by Choice? A Choice Experiment on Long Term Care Insurance

Pension Fund Equity Performance: Herding Does Not Pay Off

02 novembre 2021

Il working paper (n. 729, Banca Centrale dei Paesi Bassi) evidenzia come i fondi pensione che si accodano alle scelte di investimento prevalenti nel mercato (herding behavior) tendono ad avere rendimenti inferiore dell’1,32% su base annua rispetto a quelli che non assumono tale atteggiamento. Tale fenomeno è più marcato tra gli schemi di piccola dimensione.

Pension Fund Equity Performance: Herding Does Not Pay Off

La spesa delle famiglie alla luce delle recenti tendenze demografiche

12 ottobre 2021

Il lavoro (n. 638, Questioni di Economia e Finanza, Banca d’Italia) elabora una ricostruzione dei dati Istat sulle spese e sui redditi delle famiglie per il periodo 2005-17 e quantifica l'effetto contabile dell'invecchiamento su queste variabili, analizzandone l'evoluzione per età della persona di riferimento del nucleo familiare.

Tra il 2005 e il 2017 la spesa media reale delle famiglie si è fortemente ridotta, riflettendo anche la graduale diminuzione della dimensione dei nuclei familiari. L'invecchiamento avrebbe contribuito alla dinamica della spesa in misura estremamente contenuta. Nello stesso periodo la propensione alla spesa tra le famiglie italiane è progressivamente cresciuta. L'invecchiamento della popolazione ne ha contenuto l'aumento per circa un quinto.

La spesa delle famiglie alla luce delle recenti tendenze demografiche

 

Quando si diffuse il panico: Covid-19 e riallocazione del portafoglio finanziario dei fondi comuni di investimento nel mondo

27 luglio 2021

Il lavoro, edito nella collana dei Working Papers della Banca d’Italia (N. 1342), analizza le scelte di portafoglio di un campione di fondi comuni nei primi mesi del 2020 e documenta che l'industria globale dei fondi ha modificato la composizione degli investimenti finanziari all'esplodere della pandemia.

I fondi comuni hanno ridotto l'esposizione verso i paesi e i settori più colpiti dalla pandemia, in modo eterogeneo tra categorie di fondo, tipo di strumento, livello di performance ed entità dei deflussi.

I risultati del lavoro documentano inoltre che le misure di politica monetaria hanno inciso sul comportamento dei fondi e corroborano quindi l'ipotesi che esista un canale di trasmissione della politica monetaria non convenzionale operante tramite le istituzioni finanziarie non bancarie.

Quando si diffuse il panico: Covid-19 e riallocazione del portafoglio finanziario dei fondi comuni di investimento nel mondo

Alcune valutazioni sul probabile impatto demografico della crisi Covid-19

22 giugno 2021

Il lavoro, edito nella collana delle Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers) della Banca d’Italia (N. 622) esamina le possibili ripercussioni della crisi Covid-19 sulla struttura demografica della popolazione italiana, e di conseguenza sul PIL, nel periodo 2020-2065.

Dopo aver valutato i potenziali effetti della pandemia in prospettiva storica, l'analisi si concentra sul canale dell'incertezza e delle condizioni economiche, catturate dal tasso di disoccupazione, e su come queste possano influenzare le scelte di concepimento e i flussi migratori.

Si costruiscono diversi scenari sull'andamento delle variabili demografiche ed economiche a seguito della pandemia da Covid-19, e si confrontano con le simulazioni basate sulle proiezioni demografiche Istat pre-crisi.

Il deterioramento delle condizioni economiche causato dall'emergenza sanitaria, se non contrastato con adeguate politiche per la ripresa economica, potrebbe accelerare il declino demografico della popolazione, determinando un calo della popolazione in età lavorativa (15-64) ulteriore rispetto alle proiezioni Istat precedenti alla pandemia, stimato negli scenari proposti tra 1,6 e 3,4 milioni nel 2065. Rispetto alle simulazioni basate sulle stesse proiezioni, le quali non includono i possibili effetti di politiche di stimolo alla crescita (in particolare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la perdita di prodotto potenziale conseguente è stimata tra i 4 e i 16 punti percentuali nel 2065.

Alcune valutazioni sul probabile impatto demografico della crisi Covid-19