L’integrazione dei fattori ESG nelle strategie aziendali: un’analisi delle disclosure societarie

24 marzo 2025

Lo studio Consob analizza l’informativa di 52 società che tra il 2020 e il 2021 hanno pubblicato un prospetto informativo ai fini dell’offerta/ammissione alle negoziazioni di titoli di capitale o di debito nei mercati regolamentati italiani.

La Consob evidenzia un progressivo aumento dell’informativa ESG in senso lato, inclusi i relativi rischi, nell’ambito della pianificazione. Tuttavia, con specifico riferimento all’ informativa sugli obiettivi Esg nei piani industriali, il numero degli emittenti appare:

  1. ancora limitato, sebbene in aumento
  2. correlato positivamente alle dimensioni societarie
  3. riconducibile in prevalenza al settore finanziario. Inoltre, la rappresentazione di obiettivi Esg nei piani spesso non è corredata da metriche quantitative (quindi misurabili), mentre risultano preferiti obiettivi misti (quali-quantitativi) e/o generici.

La metrica quantitativa più frequentemente utilizzata per gli obiettivi Esg dei piani industriali riguarda la riduzione di emissioni nocive per l’ambiente. Anche negli altri documenti esaminati l’informativa sugli obiettivi Esg dei piani industriali appare spesso declinata in termini più formalistici che concreti, focalizzandosi più sull’enumerazione di rischi di mancata applicazione della normativa ambientale o dei princìpi di governance, piuttosto che sulla rappresentazione di obiettivi Esg misurabili in concreto.

L'integrazione dei fattori ESG nella strategia aziendale: un’analisi della disclosure societaria

Gli obiettivi ESG nella remunerazione degli amministratori delegati nelle principali economie della UE

01 marzo 2025

Negli ultimi anni le metriche ESG sono state integrate nei piani di remunerazione degli amministratori delegati, dando origine a un dibattito sulla loro efficacia per la promozione di una maggiore sostenibilità e sui potenziali rischi per la performance economica delle imprese.

Il lavoro (Questioni di economia e finanza N. 917) fornisce un'analisi comparata dell'adozione di piani di remunerazione legati a fattori ESG nelle società quotate delle quattro principali economie della UE tra il 2018 e il 2022.

Nel periodo esaminato è diventata prassi sempre più comune fra le società di maggiori dimensioni legare la remunerazione dei propri amministratori a obiettivi ESG: questi sono stati quasi sempre raggiunti dagli amministratori delegati senza effetti negativi sulla performance economica delle imprese.

L'analisi suggerisce, tuttavia, che la selezione opportunistica degli obiettivi ESG e il greenwashing potrebbero essere fenomeni diffusi, sollevando dubbi sull'efficacia della remunerazione degli amministratori delegati nel promuovere la sostenibilità.

Gli obiettivi ESG nella remunerazione degli amministratori delegati nelle principali economie della UE

Climate Policies, Energy Shocks and Spillovers Between Green and Brown Stock Price Indices

01 marzo 2025

Lo studio (CESifo Working Paper No. 11747) analizza gli effetti delle politiche climatiche e degli shock energetici sui trasferimenti di media e volatilità tra gli indici azionari "green" (sostenibili) e "brown" (tradizionali/inquinanti) in cinque Paesi: Canada, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

Si riscontrano legami dinamici significativi tra gli indici green e brown quando si considerano congiuntamente le politiche climatiche e gli shock petroliferi. Emergono alcuni schemi comuni, come cambiamenti nella dinamica dei trasferimenti tra asset green e brown, ma anche effetti specifici per ciascun Paese in risposta agli shock delle politiche climatiche, che riflettono le differenze nei quadri normativi e nelle politiche nazionali. Al contrario, gli shock energetici tendono ad avere un impatto più uniforme. Inoltre, l’interazione tra politiche climatiche e shock energetici indebolisce i collegamenti tra mercati, migliorando le opportunità di diversificazione del portafoglio per gli investitori green.

L’analisi della correlazione condizionale conferma questo risultato, suggerendo che i titoli green possono essere utilizzati come efficace copertura. I risultati evidenziano i benefici dell’inclusione di asset green in portafogli diversificati, soprattutto nei centri finanziari dove, negli ultimi anni, hanno offerto rendimenti più elevati e una volatilità più contenuta.

Climate Policies, Energy Shocks and Spillovers Between Green and Brown Stock Price Indices