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Gli investitori previdenziali alla prova della Direttiva Shareholder Rights

Stefania Luzi
08 giugno 2020
TEMI MEFOP
  • Previdenza complementare
  • Gestione delle risorse
ARGOMENTI
  • Finanza Sostenibile
DESTINATARI
  • Fondi pensione

Dopo una lunga attesa, lo scorso 7 maggio Covip ha avviato una consultazione pubblica sul regolamento in materia di trasparenza che, secondo quanto previsto dal D.lgs. 49/2019 di recepimento della Direttiva Shareholder Rights II, disciplina modalità e termini della pubblicazione delle informazioni relative alla politica di impegno e agli elementi della strategia di investimento azionario dei fondi pensione.

Il decreto aveva riconosciuto un anno di tempo per l’adeguamento alle previsioni dettate: i fondi avrebbero dovuto farsi trovare pronti a partire dal 10 giugno 2020.

Il regolamento Covip sulla trasparenza ha rinviato la scadenza alla fine dell’anno. Secondo il documento posto in consultazione, i fondi pensione dovranno pubblicare la propria politica di impegno, secondo il principio del comply or eplain, entro il prossimo 31 dicembre.

Il tavolo di lavoro Mefop – Forum per la Finanza Sostenibile

Alla luce del calendario dettato dall’Autorità, Mefop, in collaborazione con il Forum per la Finanza Sostenibile, ha avviato un tavolo di lavoro multistakeholder, con l’obiettivo di fare sistema e operare sinergicamente per far sì che il comply non sia un mero adeguamento, quanto piuttosto il punto di arrivo di un processo di progressiva responsabilizzazione degli investitori sul ruolo di indirizzo e di pressione nei confronti degli emittenti partecipati.

In particolare, il tavolo intende porsi due obiettivi.

Il primo riguarda la definizione di un codice di stewardship per gli investitori previdenziali, attraverso il quale disciplinare l’impegno nei confronti delle società investite. Tali codici, già diffusi a livello globale, prevedono prevalentemente un’adesione su base volontaria, secondo il principio del comply or explain.

Nel nostro paese, Assogestioni ha promosso nel 2013 i principi di stewardship tra gli asset manager. Gli investitori istituzionali, per conto dei quali i gestori sottoscrittori del codice investono le risorse finanziarie, possono indirettamente beneficiarne. A oggi, tuttavia, il settore della previdenza complementare e gli enti di previdenza per i liberi professionisti non sono dotati di un proprio codice.

Secondo un’indagine condotta da Mefop attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di fondi pensione, la stesura di un codice di stewardship è un’iniziativa necessaria, per circa il 60% dei rispondenti, per favorire un maggiore impegno e coinvolgimento nel governo societario degli emittenti.

Va segnalata anche l’elevata percentuale di chi non è in grado di esprimere una valutazione a riguardo (circa il 25% del campione), riconducibile alla scarsa conoscenza in materia – l’80% di tali soggetti infatti dichiara di non essere a conoscenza dell’esistenza di codici di stewardship –.

I dati raccolti segnalano, pertanto, lo spazio per un’iniziativa di sistema di autodisciplina.

come valutare il codice stewardship per gli investitori previdenziali

Il secondo obiettivo del tavolo di lavoro è l’individuazione dei passi principali per la costruzione di una politica di impegno, alla luce delle possibili criticità nella conduzione di attività di stewardship associate anche ai modelli di gestione adottati.

Il riferimento è ai casi di gestione convenzionata – che richiede un opportuno coordinamento tra l’investitore che definisce la politica di impegno e il gestore che effettua le scelte sui singoli titoli – e gestione assicurativa – per la quale le attività a copertura degli impegni sono di proprietà dell’impresa di assicurazione –.

Poiché l’attività di engagement è onerosa, dal punto di vista del tempo e dei costi da dedicare, è quanto mai opportuno definire a priori un perimetro delle attività. Tra quelli ineludibili, la governance del processo, la definizione dei criteri in base ai quali individuare gli emittenti oggetto di impegno, la tipologia di engagement da condurre, i temi su cui muovere le proprie azioni, le guidelines per decidere come votare.

Il secondo incontro del tavolo di lavoro si terrà il prossimo 10 giugno. Maggiori informazioni su programma e modalità di partecipazione

 

Disponibile il Regolamento Covip posto in consultazione 

Eventuali osservazioni, commenti e proposte potranno essere inviati a Mefop entro il 12 giugno 2020 alla mail ecofin@mefop.it oppure direttamente a Covip entro il 22 giugno 2020 alla mail consultazione@covip.it.

 

Al fine di supportare adeguatamente gli investitori, Mefop avvia la terza edizione del corso “Engagement ed esercizio del diritto di voto”.

Il corso mira ad assicurare la piena padronanza delle tematiche relative alla governance e alla stewardship e fornire gli strumenti necessari per la definizione di una politica di impegno, alternando momenti di teoria ad attività pratiche e docenze di accademici di governance a testimonianze più operative di esperti del settore.

 

 

Stefania Luzi
Mefop

In Mefop dal 2001. Laureata in Scienze Statistiche ed Economiche, si occupa di coordinare l'attività dell'Area Economia e Finanza.