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Investimenti net-Zero e gestione dei rischi climatici: un corso di Formazione avanzato per Investitori Previdenziali
- Gestione delle risorse
- Finanza Sostenibile
- Fondi pensione
I cambiamenti climatici rappresentano un rischio sempre più significativo a livello globale. Secondo il Global Risks Report 2025, pubblicato dal World Economic Forum, gli eventi meteorologici estremi occupano la seconda posizione dei rischi globali più rilevanti a breve termine e la prima di quelli a 10 anni. Tra i rischi a lungo termine, le prime quattro posizioni sono riconducibili a rischi ambientali (oltre ai già citati eventi meteorologici estremi, la perdita di biodiversità, i cambiamenti critici al sistema terra e la carenza di risorse naturali).
Per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, nel 2015 la comunità internazionale ha siglato l’Accordo di Parigi sul clima, con cui si è impegnata a mantenere il riscaldamento medio globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, e a proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi. A livello europeo, gli impegni sul clima sono stati ulteriormente declinati attraverso il Green Deal, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% (rispetto a quelle del 1990) e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Nonostante la definizione e l’attuazione di politiche finalizzate a contrastare gli effetti del cambiamento climatico siano principalmente compito delle autorità governative, rimane centrale il ruolo del sistema finanziario: il volume degli investimenti necessari per favorire la transizione richiede, infatti, anche il contributo del settore privato. Negli ultimi anni sono stati creati network finalizzati ad accelerare il processo di decarbonizzazione, accompagnando gli operatori finanziari (asset owner, asset manager, banche, assicurazioni, fornitori di servizi, …) in questo sfidante percorso. Chi entra nel network dichiara ufficialmente il suo impegno a supportare la decarbonizzazione, collaborando attivamente, promuovendo best practice di settore e piani di transizione robusti.
Il corso Mefop sulle politiche di investimento net-zero
Anche i Fondi pensione e le Casse di previdenza italiani, al pari degli altri investitori istituzionali, sono chiamati ad affrontare le sfide e le opportunità dischiuse dall’adozione di politiche di investimento net zero, in linea con gli impegni assunti dal legislatore europeo, nonché i rischi legati ai cambiamenti climatici.
Per supportare adeguatamente gli investitori previdenziali, Mefop, in collaborazione con il CFA Society Italy, ha progettato il percorso formativo “Politiche di investimento net-zero e gestione dei rischi climatici”, in partenza il prossimo 9 ottobre.
Il corso, rivolto in particolare a direttori, funzioni finanza e di gestione del rischio, membri del Cda di fondi pensione e casse di previdenza, mira a formare professionisti in grado di affrontare le sfide legate alla transizione verso un'economia a emissioni nette zero di carbonio e alla gestione dei rischi climatici.
Il percorso formativo è strutturato su 6 lezioni, per complessive 18 ore di formazione in modalità on line, nel corso delle quali saranno approfonditi i seguenti temi:
- Rischi climatici: definizione e metriche di integrazione con il rischio finanziario
- Contesto normativo di riferimento, scenario analysis e stress testing
- Net zero a livello dell’emittente: piani di transizione e strumenti finanziari a supporto della decarbonizzazione
- Net zero investing: introduzione, strategie di investimento
- Reporting sui rischi climatici, framework di impegno Net Zero
Saranno inoltre presenti alcune testimonianze operative di investitori istituzionali, che porteranno all’attenzione dei partecipanti la loro specifica esperienza sulle politiche net zero e sulla gestione dei rischi climatici.
Per saperne di più, visita la pagina dedicata al corso

Stefania Luzi
Mefop
In Mefop dal 2001. Laureata in Scienze Statistiche ed Economiche, specialista in gestione finanziaria di fondi pensione e casse professionali, i temi Esg e dei diritti di voto. Segue il coordinamento editoriale della rivista Prospettive e cura l'analisi di mercato e le relazioni esterne.