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Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul part-time agevolato

18 aprile 2016

In allegato il testo del Decreto interministeriale in tema di part-time agevolato. La misura sperimentale,​ ​prevista dalla Legge di Stabilità 2016, consentirà al lavoratore di concordare col datore di lavoro il passaggio al part-time con una riduzione dell'orario tra il 40 ed il 60%, e di ricevere mensilmente l'importo corrispondente ai contributi previdenziali e alla contribuzione figurativa. La misura ​sarà​ fruibile dai lavoratori del settore privato​ -​ con contratto a tempo indeterminato e orario pieno​ -​ che possiedono il requisito contributivo minimo per la pensione di vecchiaia (20 anni di contributi) e che maturano il requisito anagrafico entro il 31 dicembre 2018. Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti e diventerà operativo dopo la relativa registrazione.

Per i lavoratori che faranno ricorso all'agevolazione cambierà il contenuto della busta paga: in aggiunta alla retribuzione per il part-time, sarà erogata una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l'orario non lavorato. Sul punto, il decreto chiarisce che la somma erogata mensilmente dal datore di lavoro a titolo di contributi previdenziali sull'orario non lavorato, oltre a non concorrere alla formazione del reddito da lavoro dipendente, è onnicomprensiva e non è assoggettata ad alcuna forma di contribuzione previdenziale, inclusa quella relativa all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

​Lo Stato riconoscerà inoltre al lavoratore la contribuzione figurativa corrispondente alla prestazione non effettuata in modo che alla maturazione dell'età pensionabile il lavoratore percepirà l'intero importo della pensione senza alcuna penalizzazione. Tale contribuzione, commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata, è riconosciuta nel limite massimo di 60 milioni di euro per il 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018.