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L’esposizione diretta in titoli di capitale e debito dei fondi pensione preesistenti al 31/12/2021

18 luglio 2022
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DESTINATARI
  • Fondi pensione

In questo numero di Pillole di Previ|DATA si approfondisce l’esposizione diretta (ossia l'investimento non intermediato tramite fondi) in titoli di capitale e di debito dei Fondi pensione preesistenti (Fpp).
L’analisi si riferisce a 25 Fpp, per un patrimonio complessivo di 32,5 miliardi di euro (pari al 49% del patrimonio totale dei Fpp), di cui 5,9 miliardi di euro investiti in titoli di capitale e 6 miliardi di euro in titoli di debito.

Per quanto riguarda l’esposizione azionaria, i Fpp nel complesso investono in oltre 2.100 diversi titoli e in 4 di essi l’ammontare totale investito supera i 100 milioni di euro: l’investimento maggiore è in quote di Banca d’Italia con oltre 270 milioni di euro, cui seguono titoli quotati sui mercati Usa. 

Dal punto di vista geografico, l’allocazione delle risorse presenta delle differenze rispetto alla composizione dell’indice globale MSCI ACWI: il 44,5% delle risorse è investita negli Usa rispetto ad un peso nel paniere del 60%.
Discorso analogo per il peso del Giappone che nell’indice globale pesa per il 5,5%, mentre nel portafoglio dei fondi preesistenti per l’1,7%. Molto marcato risulta anche l’home bias: l’Italia, infatti, rappresenta oltre l’8% dei titoli di capitale dei Fpp a fronte di un peso attuale nell’indice dello 0,62%.

Risulta più allienata al benchmark la ripartizione settoriale delle attività: superano il miliardo investito i titoli del settore IT (23% delle risorse, rispetto al 21% del MSCI ACWI, per un totale di 1,4 miliardi di euro), seguiti dal settore finanziario (16% rispetto al 14,5% del benchmark). Sottopesati rispetto all’indice sono invece i titoli del settore Telco (2,8% rispetto al 7,9%) e del Real Estate (0,8% rispetto al 2,8%).

Passando ai titoli di debito, i Fpp investono direttamente in oltre 6.000 diverse obbligazioni: dal punto di vista geografico sono esposti prevalentemente in Eurobbligazioni* (27,3%), cui seguono i titoli emessi nell’eurozona (25%) e negli Usa (19,5%). L’investimento in strumenti di debito emessi in Italia supera 1,3 miliardi (21,7%). Minore risulta l’esposizione verso altri mercati (per un totale residuo di poco inferiore al 5%).

Per quanto riguarda il rating dei titoli oltre l’85% è investment grade, mentre solo il 2% è high yield. La restante parte (13%) è priva di rating.
 

Titoli di debito, inflazione e finanza sostenibile


Alla luce dell’attuale scenario macroeconomico, è di particolare interesse verificare l’esposizione dei Fpp ai bond indicizzati all’inflazione.
A tal riguardo si sono considerati i BtpItalia e Btp€i per l’Italia, gli OAT€i (Francia), i Bund€i (Germania) e le Obbligaciones €i (Spagna), ovvero 5 delle principali obbligazioni emesse da Stati europei le cui cedole offrono un premio in caso di aumento dei livelli dell’inflazione. Il valore di tali bond è di oltre 447 milioni di euro (pari al 7,4% del portafoglio obbligazionario totale), di cui oltre 310 milioni di euro sono emessi dal Tesoro.
Residuali, ma comunque presenti, anche i bond i cui proventi vengono destinati al finanziamento di progetti con specifici benefici o impatto di natura ambientale (green bonds) e sociale (social bonds). Tali bond (quotati da marzo 2017 sul segmento MOT di Borsa Italiana) sono presenti nei portafogli dei Fpp per un valore di poco superiore ai 60 milioni di euro (pari all’1% del totale investito in obbligazioni). Oltre il 60% di tali bond ha obiettivi green, seguiti da circa 9 milioni di euro (15%) di bond social.

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