Blog Mefop
Fondi pensione: gli emendamenti in legge di bilancio
- Previdenza complementare
- Fondi pensione
La legge di bilancio per il 2026 si preannunciava ricca di novità per il rilancio della previdenza complementare. Nonostante il testo proposto tradisca le aspettative, si nota un’interessante vivacità nei lavori parlamentari. Nelle oltre 4000 pagine di emendamenti presentati al Senato, che il team Mefop ha studiato e approfondito a fondo, il riferimento al D.Lgs. 252/05 compare ben 37 volte. Gli emendamenti denotano una diffusa attenzione bipartisan ai nostri temi, in larga parte coerenti con il comune sentire degli operatori. Appare evidente come, al di là della consueta mancanza di risorse, si avverta l’importanza di allargare il tasso di partecipazione e contribuzione alla previdenza complementare, senza il quale i pensionati di domani avranno un futuro di ristrettezze e collettivamente avremo ricadute economiche pesanti. Vediamo quali sono gli argomenti su cui si sono concentrate le proposte.
Silenzio assenso straordinario: si propone un semestre straordinario di tacito conferimento per i lavoratori dipendenti privati che al 1° aprile 2026 non hanno destinato il TFR a previdenza complementare. Su questo tema si segnala l’ordine del giorno G/1689/6/5
presentato dal Sen. Paroli che invita il Governo a valutare la previsione di un semestre straordinario di tacito conferimento “eventualmente limitando questa disciplina - qualora vi fossero elevati costi a carico delle finanze pubbliche - alle sole giovani generazioni individuate nei nati dal 1985 in poi”, accompagnato comunque da una campagna informativa rivolta a tutti i cittadini.
Silenzio assenso “riveduto e corretto”: si prevede un accorciamento del semestre (in alcuni emendamenti a 3 mesi in altri a 30 giorni) sancendo l’adesione automatica con diritto di ripensamento, con versamento di contribuzione piena (non solo TFR). Alcuni emendamenti propongono la possibilità di stipula di una convenzione tra fondi pensione e Inps per consentire il versamento con F24 insieme alla contribuzione ordinaria.
Nuovo comparto di default per i taciti: si prevede che il comparto di destinazione dei taciti tenga conto dell’orizzonte temporale e non sia più necessariamente identificato nel comparto garantito.
Fiscalità: si propone l’aumento del plafond di deducibilità fino a 7500-8500 euro, con attenzione ai versamenti dei neoassunti post 2007 e per i fiscalmente a carico. Inoltre si propone una riduzione della tassazione sui rendimenti, riportandola all’11%.
LTC per i fondi pensione: si propone che i fondi pensione offrano obbligatoriamente una copertura LTC ai propri aderenti.
Decumulo: si declina la proposta in materia di decumulo, introducendo una sorta di RITA post pensionamento, erogabile fino alla speranza di vita della persona al momento della richiesta.
Contribuzione per nuovi nati: di interesse due emendamenti sulla contribuzione a carico dello Stato per i nuovi nati. Un emendamento, riprendendo le recenti misure di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, prevede il versamento sul fondo pensione scelto dai genitori di 300 euro nel primo anno e 200 per i successivi 4 anni a patto che il genitore versi 100 euro all’anno. Un secondo emendamento, prevede l’istituzione presso l’Inps del “Fondo di previdenza complementare per nuove nascite” cui l’Inps versa 50 euro a fronte del versamento di 100 euro a carico del genitore o di un parente entro il terzo grado o affine entro il secondo grado entro 3 mesi dalla nascita. Questo secondo emendamento, l’unico tra tutti che sia stato segnalato e che quindi possa andare avanti, pur meritorio, presenta alcuni punti dubbi: non è chiaro se questa nuova gestione Inps sia a capitalizzazione o a ripartizione, quale inquadramento fiscale abbia, se sia trasferibile verso i fondi pensione cui si aderisce, né come verranno gestite queste risorse.
Rafforzamento della Covip: alcuni emendamenti prevedono un rafforzamento della Covip, sia dal punto di vista della remunerazione del personale, sia per l’attribuzione di nuove funzioni - arbitro e attribuzione della funzione di vigilanza sui fondi sanitari - riportando la
Commissione a 5 componenti.
Resta infine da ricordare l’art. 45 della proposta originaria della legge di bilancio, rubricato “Disposizioni per il rafforzamento degli investimenti in infrastrutture da parte delle forme pensionistiche complementari”, che interviene sull’art. 6 del D.Lgs. 252/05, con l’obiettivo di consentire ai fondi pensione di detenere gli investimenti in infrastrutture sino al limite massimo consentito dalla normativa, senza il timore di essere sanzionati per aver superato i limiti agli investimenti per il solo fatto che il resto del portafoglio si svaluti per repentini andamenti avversi del mercato. L’operatività concreta di questa misura richiederà comunque tempo dovendo passare per la modifica del DM 166/2014 che regola la materia. Nonostante la norma preveda che il DM debba essere modificato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, ricordiamo tutti che il DM 166/2014 richiese una lunga gestazione, vedendo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 13 novembre 2014, quasi 7 anni dopo l’avvio della relativa consultazione lanciata dal MEF a fine 2007.
A prescindere da come andrà a finire, il fatto che nella legge di bilancio possano non approdare le disposizioni che ci si aspetterebbe non deve distrarci da quanto di buono è previsto nella normativa vigente. I fondi pensione hanno già oggi importanti vantaggi che è precipuo compito di tutti gli operatori portare a conoscenza dei cittadini. La previdenza complementare è una necessità per ciascuno di noi e per la collettività; la quantità e qualità degli emendamenti presentati dimostra che anche il legislatore ne ha contezza e si auspica riesca ad intervenire conseguentemente in altri provvedimenti legislativi. È forse maturo il tempo di una legge delega che possa apportare i ritocchi di cui si sente il bisogno dopo quasi 20 anni di onorato servizio del D.Lgs. 252/05.
Per approfondire Fascicolo completo degli emendamenti e ordini del giorno presentati al Senato