Blog Mefop

Agorà Mefop Previdenza: i contenuti del confronto che ha avuto luogo il 14 ottobre scorso

Redazione
03 novembre 2025
TEMI MEFOP
  • Previdenza complementare
DESTINATARI
  • Fondi pensione

Nella splendida cornice di Casina Valadier, il 14 ottobre scorso si è tenuta l'Agorà Mefop sulla previdenza intitolata “La previdenza privata tra scelte individuali e sfide collettive”. L'evento ha offerto un'importante occasione di dialogo e approfondimento tra operatori e con le Istituzioni.

In apertura è stata data lettura alla comunicazione del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, impossibilitata a partecipare.

Le percezioni degli italiani sulla previdenza


Nella relazione di Mauro Maré, Francesco Vidoli, Luca Di Gialleonardo e Paolo Pellegrini sono emerse le diverse attitudini dei cittadini rispetto alla propensione all’adesione ai fondi pensione.

In un contesto di bassa natalità e longevità in aumento i sistemi di welfare a ripartizione sono difficilmente sostenibili. Mentre si allarga il welfare universale, si riduce il numero di chi paga: su 42 milioni di contribuenti, circa la metà paga pochissimo, o di fatto non paga imposte, ed il welfare è finanziato solo da pochi contribuenti.

Per un verso è vero che ci accingiamo a una nuova forma di “ereditocrazia”, con le giovani generazioni che potranno contare sullo stock di patrimoni che la generazione 1946-1964 ha accumulato. Questi trasferimenti di patrimoni possono compensare il costo per il welfare che le giovani generazioni saranno chiamate a sostenere. Però questo passaggio di ricchezza non basta per avere un benessere diffuso ed equamente distribuito.

Per il futuro è necessario trovare risorse per pensioni, sanità, LTC e welfare, altrimenti avremo un conflitto generazionale.

È necessario aumentare le adesioni ai sistemi a capitalizzazione, individuare forme che consentano la crescita dell’età effettiva di pensionamento, pensare meccanismi di solidarietà tra le generazioni. Chi può deve in parte fare da solo, a beneficio di se stesso e della collettività.

La comunicazione della Commissione Europea


Nel suo intervento Andrea Beltramello, in rappresentanza della Commissione Europea, ha rassegnato le recenti iniziative varate in attuazione della Savings and Investments Union. In apertura ha richiamato la Raccomandazione che definisce i principi che gli Stati membri dovrebbero considerare nel legiferare sui conti di risparmio e investimento, strumenti pensati per aumentare il risparmio retail verso impieghi più produttivi e redditizi.

Oltre a definire il quadro di riferimento in materia di trasparenza sui costi, possibili provider e elibigle asset, la Commissione si sofferma sul ruolo degli incentivi fiscali per favorire il successo dell'iniziativa. Successivamente è stata illustrata la strategia sull'educazione finanziaria e le leve su cui si punta per stimolare una maggiore conoscenza finanzia. In chiusura è stata preannunciata la pubblicazione del pacchetto sulle pensioni per il 19 novembre.

Il pacchetto consta di molteplici pilastri ed è finalizzato a aumentare gli investimenti in impieghi reali, migliorando al contempo la redditività a vantaggio degli aderenti. Bruxelles invierà agli Stati membri raccomandazioni sul tracciamento dei diritti pensionistici e sui cruscotti pensionistici; l'accesso a informazioni sulla propria accumulazione previdenziale è fondamentale per stimolare una maggiore partecipazione ai fondi pensione, parimenti il confronto tra sistemi pensionistici può far emergere gli elementi di forza e di debolezza dei sistemi pensionistici, fornendo al contempo elementi di riflessione per misure correttive, laddove si rendano necessarie.

Altro tema oggetto di raccomandazione è quello delle adesioni automatiche. Il pacchetto prevede poi chiarimenti su come il principio della persona prudente sia coerente con un maggiore coinvolgimento degli asset reali nei portafogli dei fondi pensione. In chiusura sono state richiamate le proposte di modifica alla direttiva Iorp 2 e al regolamento Pepp.

Hanno poi avuto luogo due panel, moderati da Roberta Mozzachoidi di Citywire.

I due panel dedicati a fondi pensione e casse di previdenza


Al primo panel, intitolato “I fondi pensione e le casse di previdenza: sfide di oggi e scelte strategiche per il domani”, hanno partecipato Daniela Dario, Presidente Cometa, Massimo Guerranti, Presidente Fonchim, Simone Bini Smaghi, Vice Direttore Generale Arca Fondi SGR, Vincenzo Liso, Direttore Fondo pensione Mario Negri, Sergio Giorgini, Presidente Enpacl, Ferdinando Boccia, Presidente Cassa Dottori Commercialisti

Il tema dell'informazione istituzionale sui temi previdenziali è quello prioritario. Oltre ad un aggiornamento dei meccanismi di tacito conferimento del TFR a previdenza complementare, sarebbe apprezzato da tutti una campagna di informazione con la quale gli operatori possano coordinare le proprie iniziative già in campo da tempo. Sul piano normativo sarebbero sicuramente apprezzabili forme di ulteriore flessibilità delle prestazioni, ferma restando la centralità della rendita vitalizia. Importante è anche il ruolo dei fondi aperti, capaci di raccogliere adesioni dove i negoziali sono meno presenti. Tema di approfondimento è anche quello delle possibili sinergie con la sanità integrativa, attraverso il rafforzamento delle prestazioni accessorie.

Anche le Casse di previdenza puntano molto sulle prestazioni accessorie così da confermare la propria vicinanza agli iscritti nei momenti di difficoltà. Tra le prestazioni accessorie delle Casse ve ne sono alcune finalizzate a rafforzare la capacità degli iscritti di sviluppare la propria attività, così da incrementare indirettamente anche la sostenibilità della Cassa stessa. Interessante, da quest'ultimo punto di vista, è la capacità di alcuni professionisti di essere da supporto alla diffusione della cultura previdenziale tra i propri clienti.

Il secondo panel, intitolato “Gli operatori a supporto di fondi pensione e casse di previdenza” ha visto la partecipazione di Stefano Colombo, Head of Institutional, Italy, RBC BlueBay, Dario Razza, Head of Separately Managed Accounts, Banco BPM Invest, Fabio Ricci, Direttore, Onewelf, Fabrizio Salvi, Head of Institutional Business Development - Italy, Groupama Asset Management, Maurizio Tacchella, Direttore Banca Depositaria, BFF.

Nella prima parte del panel, si è inquadrato l’andamento dei mercati, alla luce della situazione geopolitica e delle politiche trumpiane sui dazi. Gli operatori si sono confrontati sulle strategie di gestione, anche alla luce delle possibili posizioni sui tassi di interesse da parte della Fed e della Bce, e sugli strumenti di investimento, focalizzando l’attenzione sulle opportunità offerte dai mercati privati (primario e secondario), sempre più presenti nei portafogli previdenziali, e dalle obbligazioni convertibili, un asset class che, oltre ad offrire il vantaggio di partecipare ai rialzi del mercato azionario, pur contenendo i ribassi, consente di assumere un'esposizione a settori strategici nel contesto geopolitico attuale (difesa e aerospazio).

I servizi a valore aggiunto per gli investitori previdenziali sono stati oggetto della seconda parte del panel. L’attenzione si è in particolar modo concentrata sulla sostenibilità e sulle soluzioni amministrative a favore del settore. Con riferimento al primo aspetto, nonostante ci sia stato un rallentamento a livello comunitario sui provvedimenti relativi alla sostenibilità, il tema è ancora di estrema attualità per il settore previdenziale.

La valutazione della bontà delle scelte effettuate in ambito ESG e l’individuazione delle possibili aree di miglioramento diventano una leva strategica per la messa a punto della politica di sostenibilità degli investitori previdenziali.

Con riguardo al secondo tema citato, sono stati messi in luce i punti di forza dell’offerta del service, che combina l’offerta di servizi amministrativi con un sistema informatico proprietario, favorendo la tempestività di intervento, l’elevata personalizzazione e la sperimentazione di nuovi servizi, nel rispetto delle previsioni normative di settore riguardanti la privacy e la cybersecurity. C’è spazio per soluzioni che integrino l’intelligenza artificiale, al fine di valorizzare il lavoro umano.

Gli interventi conclusivi di Agorà Mefop


È intervenuto poi il prof. Fabio Pammolli, Consigliere Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha articolato il suo intervento su tre assi strategici per il ruolo della previdenza complementare nell'economia italiana.

  1. Capitale paziente e schemi di garanzia: Il raggiungimento dei target del Rapporto Draghi richiede necessariamente un coordinamento tra garanzie nazionali ed europee per mobilitare il capitale paziente dei fondi pensione. A livello europeo è stata accolta la proposta italiana di ampliare gli schemi multi-tranche: lo Stato membro copre la prima perdita (anche tramite contingent liability), mentre la parte senior grava sul bilancio europeo. A livello nazionale, lo schema Archimede rappresenta un primo passo concreto. L'auspicio è che ulteriori aggiustamenti permettano agli investitori di lungo termine di valutare diversamente la convenienza allocativa, senza misure coercitive ma attraverso incentivi consapevoli che favoriscano l'addizionalità, lavorando su schemi di garanzia, requisiti di ammissibilità e perimetro degli investimenti qualificati.

  2. Non autosufficienza e vincoli fiscali: L'estensione della previdenza complementare ai rischi di non autosufficienza (LTC) è essenziale per incrementare l'attrattività del sistema. Tuttavia, i vincoli stringenti di finanza pubblica impongono attenzione: con il fardello del debito ereditato, deviazioni dagli obiettivi programmatici avrebbero potuto generare moltiplicatori fiscali negativi. La disciplina della non autosufficienza deve quindi accompagnare orientamenti già in corso presso i fondi, configurandosi come obiettivo realizzabile proprio grazie alla previdenza complementare.

  3. Fondi sanitari e vigilanza sulla sanità integrativa, Pammolli ha riconosciuto che la distinzione tra fondi DOC e non-DOC appare superabile, ma ha avvertito che ciò comporterebbe conseguenze significative in termini di spese fiscali. A perimetro dato, la priorità è rafforzare vigilanza e organicità del settore.

In conclusione, previdenza complementare e sanità integrativa non costituiscono smantellamento del welfare pubblico, ma strumenti che lo Stato, attraverso adeguata regolazione, deve contribuire a sviluppare per garantire sostenibilità ed efficacia del sistema di protezione sociale.

Ha chiuso i lavori Antonello Orlando, esperto del Ministro del Lavoro in materia previdenziale, che nella sua relazione ha richiamato l'importanza del ponte tra primo e secondo pilastro realizzato con la legge di bilancio per il 2025, il cui decreto attuativo è atteso nelle prossime settimane in Gazzetta Ufficiale. Grazie a questo collegamento i lavoratori contributivi puri (inizio lavoro post 1.1.1996) potranno anticipare di 3 anni il pensionamento se avranno aderito per tempo al proprio fondo pensione.

Parallelamente si sta lavorando a una piattaforma informativa del Ministero del Lavoro dove si possano trovare informazioni chiare, corrette e complete sulla previdenza complementare. Questa iniziativa è fondamentale per preparare il terreno alla riapertura del semestre di scelta per chi ha lasciato il TFR in azienda, da realizzarsi in legge di bilancio o in uno dei prossimi collegati lavoro.

Video, materiali e foto dell'evento 

 

 

Redazione