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Fondi pensione contro le cluster bombs

Paolo Pellegrini
07 novembre 2022
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Accanto al quadro normativo in materia di sostenibilità, che si va definendo più compiutamente in questi mesi, il legislatore italiano è intervenuto sul tema delle mine antipersona.

In particolare, con la legge 220/2021 è stato sancito per i fondi pensione il divieto totale di finanziamento di società in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero, che, direttamente o tramite società controllate o collegate, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, svolgano attività di costruzione, produzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, impiego, utilizzo, immagazzinaggio, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, trasferimento o trasporto delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse.

Per finanziamento si intende ogni forma di supporto finanziario effettuato anche attraverso società controllate, aventi sede in Italia o all’estero, tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la concessione di credito sotto qualsiasi forma, il rilascio di garanzie finanziarie, l’assunzione di partecipazioni, l’acquisto o la sottoscrizione di strumenti finanziari emessi dalle società che effettuano le attività indicate.

Negli ultimi mesi la legge 220/2021 ha subito alcune modifiche.

Nella prima versione, infatti, era previsto che l’elenco delle società oggetto di divieto sarebbe stato stilato dalle autorità di vigilanza (Banca d’Italia, Ivass e Covip). Successivamente il decreto legge 73/2022 ha assegnato questo compito ad una commissione interministeriale da costituire entro la fine del 2022.

In sede di conversione del decreto legge 73, con la legge 122/2022, si è raggiunto l’assetto attuale che lascia ai fondi pensione l’onere di adottare, entro il 31 dicembre 2022, idonei presìdi procedurali e di consultare “almeno gli elenchi pubblicamente disponibili di società che producono mine antipersona e munizioni e submunizioni a grappolo”.

Alle autorità resta il compito emanare, di concerto tra loro, entro il 31 dicembre 2022 apposite istruzioni per l’esercizio di controlli rafforzati.

Al momento, dunque, in attesa delle istruzioni delle autorità, i fondi pensione possono attivare canali di dialogo con i propri gestori per condividere eventuali elenchi pubblicamente disponibili e così verificare che nei propri portafogli non siano presenti strumenti finanziari emessi dalle società produttrici.

Al momento risulta disponibile un elenco aggiornato al 2018 curato da International Campaign to Ban Landmines – Cluster Munition Coalition (ICBL-CMC), di cui si attende un aggiornamento per fine 2022.


PER APPROFONDIRE

Legge 220/2021 attualmente in vigore

 

Paolo Pellegrini
Mefop

In Mefop dal 2001. Avvocato. Laureato con lode in Giurisprudenza. È vicedirettore e responsabile dell'Area Normativa ed istituzionale.