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Covip fa il punto sugli investimenti delle Casse in Commissione parlamentare

Antonello Motroni
03 giugno 2019
TEMI MEFOP
  • Welfare liberi professionisti
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  • Vigilanza
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  • Casse di previdenza

Lo scorso 7 maggio il Presidente Covip è stato audito dalla Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche d’investimento dei Fondi pensione e delle Casse professionali.

Durante il suo intervento il Presidente ha ripercorso i molteplici “cantieri” aperti nel settore delle Casse di previdenza. Egli ha richiamato ancora una volta la perdurante mancanza di una cornice regolamentare in materia di investimento: gli Enti di previdenza per i liberi professionisti (85 miliardi di patrimonio in gestione e oltre 2 milioni di iscritti) sono oramai gli unici investitori istituzionali ad esserne sprovvisti.

Il Presidente ha altresì evidenziato il rischio che le differenze tra la regolamentazione degli schemi di previdenza complementare e quella delle Casse possano ulteriormente allargarsi a seguito della progressiva attuazione delle previsioni in materia di struttura di governo dei Fondi pensione contenute nella Direttiva 2016/2341 (Iorp2) e ha concluso affermando che dall’emanazione del regolamento di cui all’art.14 co. 3 d.l. 98/2011 deriverebbe una spinta decisiva al perseguimento “di una gestione sana e prudente nell’interesse degli iscritti e beneficiari degli Enti”, oltre che un contributo al miglioramento dell’assetto della vigilanza su questi ultimi.

Rispetto alle osservazioni sull' eccessiva rigidità di taluni limiti quantitativi previsti nelle bozze di Regolamento circolate nei mesi scorsi, il Presidente Covip ha fatto notare che il testo, in effetti, contiene già elementi di flessibilità che consentirebbero di gestire adeguatamente la fase di adeguamento. Si registra, d'altro canto, assoluta concordanza tra i rappresentanti degli Enti e la Covip sul fatto che le previsioni del Codice dei contratti pubblici non costituiscano la modalità più adeguata per la selezione degli intermediari finanziari con cui stipulare convenzioni di gestione.

La Covip ha comunque svolto in questi anni un controllo scrupoloso sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio delle Casse secondo quanto stabilito dall’art. 14 co. 1 e 2 del d.l. 98/2011. Si deve a tale attività l’adozione/miglioramento degli assetti regolamentari e organizzativi in materia di investimenti.

L’audizione è stata, inoltre, l’occasione per ripercorrere i profili di criticità emersi da tale lavoro: permanenza di un quadro non organico in materia di disciplina degli investimenti (dovuto all’assenza sopra richiamata di uno specifico regolamento che sta spingendo gli Enti a dotarsi di una propria normativa, elemento comunque da rimarcare positivamente); disomogeneità negli assetti e nei contenuti di tale regolamentazione; frammentazione documentale con conseguente scarsa chiarezza complessiva, incongruenze e duplicazioni di contenuti; presenza di strutture organizzative differenziate (anche per via della dimensione e delle specificità delle politiche d’investimento perseguite da ciascuna Cassa).

Come già fatto in occasione della pubblicazione del Quadro di sintesi per l’anno 2017 sulle politiche d’investimento il Presidente Covip ha ribadito che la chiarezza sugli elementi salienti della politica d’investimento perseguita, la chiara attribuzione di funzioni e responsabilità, la definizione di procedure e flussi informativi chiari all’interno degli Enti, contribuiscono ad aumentare la qualità dei processi decisionali e l’accrescimento della capacità di gestione dei rischi.  

Il Presidente Covip ha poi affrontato il problema dei flussi informativi sottostanti all’attività di vigilanza svolta dalla Covip sottolineando la necessità che l’attuale sistema di segnalazioni, che può già ritenersi avanzato, debba essere ulteriormente rafforzato. L’obiettivo dell’Autorità di controllo è quello di poter fare affidamento, così come già avviene per i Fondi pensione, sulle informazioni relative al singolo titolo o strumento finanziario detenuto al fine di pervenire ad una più completa e organica valutazione dei portafogli.

Il Presidente della Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione ha chiuso l’audizione parlamentare rappresentando anche l’opportunità di una manutenzione evolutiva della normativa primaria delle Casse professionali ormai risalente alla metà degli anni novanta. 

 

 

Antonello Motroni
Mefop

In Mefop dal 2006. Laureato in Economia e Commercio, si occupa di analisi economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA. Si occupa dei profili comunitari della previdenza integrativa.