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Emergenza Coronavirus: che cosa può fare la finanza sostenibile e responsabile?

Arianna Magni
21 maggio 2020
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Con ogni probabilità il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia e della conseguente crisi economica. L’emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del coronavirus in tutto il mondo, diffusosi in aree notevolmente lontane tra loro, ha messo ovunque in luce croniche debolezze del sistema sociale e rischia di allargare fratture già esistenti tra fasce più forti e fasce più deboli della popolazione.

Nello sforzo collettivo globale, per contenere i contagi e curare i pazienti affetti da Covid-19, in attesa di trovare una cura e un vaccino per debellare il virus, sono emersi i grandi limiti dei sistemi sanitari, con la scarsità di posti letto nelle terapie intensive e il personale medico e infermieristico insufficiente per una popolazione in continuo invecchiamento. Decenni di tagli alla spesa sanitaria in Italia, documentati dal giornalismo d’inchiesta, hanno portato ad una maggiore fragilità nella risposta alla pandemia più grave che il mondo abbia visto in epoca recente.

La dolorosa esperienza di questo momento ci invita a riflettere su tante questioni di attualità: da quelle legate all’ambiente, con la deforestazione e conseguente perdita di habitat per molte specie animali costrette ad una vicinanza sempre maggiore con l’uomo che agevola il passaggio di virus e la propagazione di malattie infettive, a quelle connesse ai diritti dei lavoratori nel corso della pandemia che ha significato, per la grande maggioranza delle persone, la sospensione del lavoro in fabbrica o in ufficio e pone ora interrogativi sulla gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Ma pensiamo anche alle questioni della fiscalità: più trasparenza fiscale da parte delle aziende potrebbe portare ad una maggior giustizia fiscale, quindi ad introiti che gli Stati possono investire in welfare (istruzione, sanità, sostegno delle fasce deboli della popolazione), innovazione e tutela ambientale. La trasparenza fiscale aiuta la crescita, di cui ora c’è un disperato bisogno.

La finanza può avere un ruolo positivo in questo contesto?

Nel caso della finanza sostenibile e responsabile la risposta è un deciso sì, attraverso una attenta attività di analisi dei comportamenti delle aziende e attraverso l’attività di engagement con le aziende in cui investono i fondi comuni seguendo tre direttrici: ambiente, società e buon governo aziendale.

Etica Sgr ha adottato questo approccio vent’anni fa, alla sua nascita, una proposta che in questo momento storico sta vivendo un crescente riconoscimento globale.

La riflessione sulla pandemia ha poi stimolato alcuni a considerare nell’investimento sostenibile e responsabile una quarta specifica dimensione, quella dell’H (health), come fattore a sé: anche la questione sanitaria va integrata in una visione di sostenibilità. Basti pensare all’accesso ai farmaci per tutti, al diritto universale a ricevere il più alto livello di salute raggiungibile che, ad oggi, non è garantito. Secondo l’Access To Medicine Index 2018, due miliardi di persone nel mondo non possono ottenere i farmaci di cui avrebbero bisogno. Tra questi, milioni di individui in Paesi a basso e medio reddito muoiono ogni anno a causa di malattie che non possono curare per mancanza di medicine, vaccini o test diagnostici.

L’investimento sostenibile e responsabile per Etica Sgr

I due capisaldi di un processo d’investimento sostenibile e responsabile per Etica Sgr sono la selezione accurata dei titoli che compongono i portafogli d’investimento dei fondi e l’engagement, di cui fanno parte il dialogo costante tra la società di gestione e il management delle società in cui investono i fondi e l’azionariato attivo, cioè l’esercizio dei diritti di voto nel corso delle assemblee degli azionisti. L’obiettivo dell’engagement è spingere le aziende verso comportamenti sempre più responsabili definendo, insieme alle imprese, precisi obiettivi da raggiungere nel tempo e in modo costruttivo e positivo.

Finanza etica: obiettivo dell'engagementIl dialogo con gli emittenti, intrapreso con l’engagement, consente di conoscere da vicino e di valutare in modo più approfondito le politiche e i comportamenti aziendali e prosegue nel corso dell’anno, molto spesso degli anni. Un processo dunque di lungo periodo, che sollecita le imprese ad adottare comportamenti più virtuosi, sostenibili e trasparenti. L’azionariato attivo, oltre a rappresentare un’importante assunzione di responsabilità da parte degli investitori, porta anche valore all’investimento in un’ottica di lungo periodo.

I momenti di dialogo si concretizzano in richieste scritte di informazioni, conference call e incontri con il management e stimolano le aziende alla realizzazione e all’adozione di policy e processi, nonché alla pubblicazione di informazioni chiare e complete sulle performance ambientali, sociali e di governance e a utilizzare strumenti di monitoraggio atti a identificare eventuali criticità e aree di miglioramento.

 

 

 

 

 

Finanza etica: l'azionarato attivoL’altro aspetto essenziale dell’engagement è l’azionariato attivo, che consiste nell’esercizio dei diritti di voto derivanti dalla partecipazione al capitale azionario delle società in portafoglio e alla presenza, anche fisica, nel corso delle assemblee degli azionisti delle società in cui investono i fondi. In quanto detentori di una quota della proprietà di una società, gli azionisti hanno infatti il potere di influenzarne i processi decisionali attraverso l’intervento e il voto in assemblea.

L’intervento in assemblea rappresenta uno dei momenti più alti dell’attività di engagement, che consente di confrontarsi con il Consiglio di Amministrazione e il top management su temi affrontati durante l’anno attraverso le attività di monitoraggio e dialogo. Allo stesso tempo, permette di alzare l’attenzione del management verso nuove tematiche particolarmente rilevanti per intraprendere percorsi di miglioramento da un punto di vista ambientale, sociale e di governance.

 

 

 

 

 

I temi della stagione assembleare 2020

La stagione assembleare 2020 è, in questi giorni, in pieno svolgimento. Anche quest’anno Etica Sgr ha scelto di associare i temi delle attività di engagement agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Restano centrali temi già visti negli interventi degli anni scorsi, a testimonianza del fatto che sono temi sempre di grande attualità: la biodiversità, i cambiamenti climatici, i diritti umani, la fiscalità, la gestione delle risorse idriche, la plastica e i danni correlati allo smaltimento di questo materiale e la gestione delle risorse umane in contesti di transizione verso un’economia verde.

Il tema legato all’emergenza COVID-19 sarà inevitabilmente protagonista quest’anno in quanto l’emergenza in atto è un fattore che incide su tutte le società secondo vari aspetti (lavoratori, business, fornitori, tecnologie, ecc.). Il dialogo con le imprese andrà a toccare elementi quali: la messa a disposizione di dispositivi di sicurezza, la sottoscrizione di assicurazioni sanitarie ad hoc, la turnazione del lavoro, il mantenimento della continuità lavorativa tramite smartworking, la promozione di iniziative di solidarietà quali donazioni al sistema sanitario, volontariato aziendale o donazione di ore alla protezione civile; atteggiamenti di prudenza finanziaria sulle operazioni di share buyback, dei dividendi e delle retribuzioni dei manager.

Alcuni esempi possono chiarire meglio cosa si intenda per engagement. Possiamo vedere da vicino quanto si sta facendo in particolare sul fronte della fiscalità e della salute.

L’engagement di Etica Sgr sui temi della fiscalità e della salute

A marzo di quest’anno Etica Sgr ha firmato la lettera degli investitori dell’OCSE per l’azione sull’erosione e lo spostamento dei profitti (Base Erosion and Profit Shifting Project, BEPS) e sulla rendicontazione Paese per Paese (Country-by-Country Reporting, CbCR) da parte delle aziende. Con questa azione si chiede alle imprese trasparenza fiscale perché, come anticipato, questo porta a una maggior giustizia fiscale ed introiti che gli Stati possono investire nei servizi ai cittadini (istruzione, sanità, sostegno delle fasce deboli della popolazione), innovazione e tutela ambientale, ecc.

La Commissione per la crescita e lo sviluppo guidata dall’economista premio Nobel Michael Spence, ha scoperto che i miglioramenti delle infrastrutture, dello stato di diritto e la fornitura di servizi di base sono parte integrante di un’economia florida.

Inoltre le analisi mostrano che le conseguenze finanziarie per le società che adottano pratiche fiscali aggressive possono essere molto gravi se i governi intraprendono provvedimenti in questo senso: può essere messa a repentaglio la redditività futura e la stabilità finanziaria a lungo termine. Dal punto di vista delle aziende quindi nascondere queste informazioni diventa sempre più difficile e non paga nel lungo periodo.

La pubblicazione dei Report Country-by-Country da parte delle grandi aziende consentirebbe alle società di investimento l’accesso a informazioni per prendere le decisioni più corrette quando si valuta la redditività di una società e il rischio finanziario Paese per Paese.

Un esempio dell’attività di engagement sul tema della salute, invece, viene dalla richiesta che Etica Sgr ha rivolto a una società statunitense del settore healthcare di adottare, per quanto riguarda la costruzione dei prezzi dei farmaci, strategie che tengano in considerazione le preoccupazioni del pubblico riguardo al livello o al tasso di aumento dei prezzi dei medicinali soggetti a prescrizione medica, per evitare aumenti dei farmaci eccessivi e non sostenibili per gli utenti. Ha chiesto, inoltre, che il Comitato per la remunerazione dell’azienda riferisca annualmente agli azionisti sulla misura in cui tali rischi siano integrati nelle politiche, nei piani e nei programmi di remunerazione e nella politica di incentivo dei dirigenti.

Per i prossimi anni sarà sempre più determinante dotarsi per i propri investimenti di un partner finanziario capace di offrire soluzioni di investimento che prendano in considerazione temi come il contrasto all’inquinamento e la tutela ambientale, che escluda dai propri portafogli investimenti in settori come il carbone e il petrolio (ne abbiamo osservato in questi mesi il calo senza precedenti delle quotazioni) e lavori per una maggiore trasparenza fiscale e giustizia sociale.

Nella nuova condizione che viviamo un approccio alla finanza sostenibile e responsabile assume un’importanza più rilevante che mai che: scegliere dove indirizzare i propri investimenti, integrare l’obiettivo di creare valore per gli investitori e quello di realizzare impatti positivi su ambiente e collettività diventa un elemento sempre più importante (e conveniente).

Finanza etica: temi attività engagement 2020

 

 

Arianna Magni
Etica Sgr

In Etica Sgr dal 2015, nel 2017 entra nel team Institutional and International Business Development in qualità di Relationship Manager, assumendone nel 2020 il ruolo di Responsabile. Etica Sgr è attualmente l'unica società di gestione del risparmio in Italia a promuovere esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili. Nasce nel 2000 con la convinzione che analizzare gli emittenti, sia imprese che Stati, anche da un punto di vista ambientale, sociale e di governance (ESG) offra uno sguardo più a lungo termine e un potenziale valore aggiunto in termini di rendimento.