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Banco BPM e gli Investimenti Alternativi

Banco BPM
29 dicembre 2020
TEMI MEFOP
  • Previdenza complementare
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DESTINATARI
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  • Operatori di mercato

Gli investimenti alternativi sono strumenti finanziari strettamente correlati all’economia reale.
Rappresentano un’importante opportunità d’investimento per: rendimenti premianti in un contesto di tassi d’interesse bassi, redditività più stabile e prevedibile nel medio/lungo periodo, decorrelazione dai mercati finanziari e valida diversificazione del patrimonio con ottimizzazione del profilo rischio/rendimento.

Differiscono da quelli tradizionali per la loro natura “illiquida” (Mercato non quotato/Private Capital) da cui discende la complessità nella ricerca, valutazione e selezione degli strumenti, l’orizzonte temporale di lungo termine (“Patient Capital”), la modalità di gestione e monitoraggio dell’investimento.

I principali strumenti d’investimento nell’economia reale sono rappresentati da: 

  • Private Equity (che include il Venture Capital), investimento a medio-lungo termine nel capitale di rischio di un’impresa non quotata, con l’obiettivo di creare valore attraverso la crescita per linee interne e/o esterne;
  • Private Debt (Direct Lending/Minibond), asset a supporto di progetti di crescita delle aziende, con tipologie di strumenti di debito emessi da società non quotate, generalmente di medie dimensioni, con business solidi e flussi di cassa elevati e cadenzati nel tempo.

Altre tipologie di investimento rientranti nel Private Capital, in senso ampio, sono rappresentate da Infrastrutture e Real Estate, in grado di generare reddito costante nel tempo.

Negli ultimi anni, a seguito di contesti geopolitici difficili, tensioni globali crescenti, mercati azionari sempre più volatili e tassi d’interesse ai minimi storici, l’integrazione tra economia reale e finanziaria si è progressivamente rafforzata.

Gli investimenti alternativi rappresentano, nell’attuale contesto finanziario, un fenomeno in costante sviluppo e si configurano come strategia indispensabile per creare valore. Pur restando un mercato di nicchia rispetto all’asset management tradizionale, gli strumenti alternativi sono una realtà in continua crescita sia per numero di iniziative che per asset gestiti e le prospettive future confermano questo trend.

 

Tali strumenti rappresentano un valido schema per investire nell’economia reale e consentono l’allineamento degli interessi tra investitori, gestori dei Fondi e imprenditori/manager delle aziende target.
Data la specificità del mercato degli alternativi, la scelta di un’iniziativa passa necessariamente da un’attenta selezione e analisi qualiquantitativa.

 

L’esperienza di Banco BPM

Banco BPM ha scelto di destinare una parte del portafoglio di proprietà ai fondi di investimento alternativi, strutturandosi con un team specializzato per la gestione dell’attività.

Questa scelta mira ad ottimizzare il profilo rischio/rendimento del proprio portafoglio, orientandosi prevalentemente al sostegno dell’economia reale italiana, espressione di un indirizzo strategico che privilegia l’economia domestica come ambito di sostegno finanziario della Banca.

Nel corso del tempo è stata sviluppata una metodologia proprietaria nell’analisi dei fondi di investimento alternativi (“FIA”), che negli anni ha mostrato i suoi effetti positivi in termini di profilo rischio/rendimento. Tale metodologia consente di avere una visione approfondita nell’attività di analisi e selezione, con l’intento di minimizzare i rischi tipici degli investimenti alternativi.

La conoscenza del mercato, le relazioni consolidate con le principali management company e il network del Gruppo consentono di avere un’ampia overview su ogni asset class e di selezionare le migliori iniziative.

Nel corso del 2019 il team ha analizzato oltre 100 nuove opportunità di investimento per il portafoglio di proprietà, che al 31/12/2019 presenta un commitment di ca. 600 mln/€ tra fondi di private equity, private debt, venture capital, infrastrutture e real estate.

Sollecitati da alcuni rappresentanti dei Fondi pensione, Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione della clientela istituzionale le proprie competenze nella selezione, analisi e valutazione dei FIA.

Il servizio è strutturato in tre fasi:

  • due diligence su Progetti di Private Market al fine di supportare il Cliente nelle sue decisioni d’investimento;
  • mediazione con i Gestori dei Fondi finalizzata al perfezionamento dell’investimento;
  • monitoraggio e reportistica.

Dopo una prima attività di origination e scouting dei FIA, rivolta all’individuazione di iniziative presenti sul mercato e rientranti nella strategia d’investimento delineata ex ante dal cliente, Banco BPM intraprende l’attività di due diligence.

I risultati dell’analisi, suddivisi per key factor, vengono sintetizzati in un Investment Report.

Il documento è comprensivo anche di una score card che attribuisce un giudizio sintetico e oggettivo.
Una volta che gli Organi Deliberanti del cliente hanno approvato l’investimento, Banco BPM facilita l’incontro tra il cliente (potenziale investitore) e il gestore del FIA per la conclusione dell’operazione.

A valle della sottoscrizione è previsto un servizio aggiuntivo, se richiesto dal cliente, di monitoring personalizzato sul Fondo.

L’obiettivo principale del servizio è quindi “accompagnare” e supportare il cliente in una scelta consapevole, informata e indipendente dei propri investimenti in questa tipologia di asset class, oltre che a monitorare l’andamento dei fondi sottoscritti. Il tutto attraverso l’impegno di un team dedicato ed un dataset di analisi che la Banca utilizza anche per i propri investimenti e che mette a disposizione dei suoi clienti, in una logica di condivisione di quella che oggi rappresenta la nuova frontiera degli investimenti istituzionali.

L' Articolo è stato redatto in collaborazione dagli Uffici “Private Equity e Fondi” e “ Istituzionali”.

 

PER APPROFONDIRE

Le tematiche trattate nell'articolo sono state oggetto del seminario "Il portafoglio degli investitori previdenziali tra mercati pubblici e privati: istruzioni per l’uso."

Scarica i materiali del seminario

Guarda il video dell'intervento di Banco BPM

 

 

 

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Il Gruppo Banco BPM nasce il 1° gennaio 2017 dalla fusione di due grandi banche popolari, Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.
Con quasi 22.000 dipendenti e circa 1.700 sportelli, Banco BPM rappresenta il terzo Gruppo bancario in Italia. Serve 4 milioni di clienti attraverso una rete distributiva estesa e complementare e un capillare modello multicanale.
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La radicata tradizione di banche popolari ha ispirato la nuova realtà bancaria nel perseguire una mission orientata alla creazione di valore stabile nel tempo per azionisti e territori di riferimento tramite redditività e sviluppo sostenibile.