Blog Mefop
Riscatto VS Prestazione pensionistica: il favor di Covip per la prestazione
- Previdenza complementare
- Fondi pensione
Quando norme e casi concreti si intrecciano, si prospettano spesso situazioni che richiedono chiarimenti puntuali. In questa direzione si colloca la recente risposta a quesito COVIP del settembre 2025, che ha fatto chiarezza su un caso particolare riguardante i lavoratori appartenenti a categorie professionali che, al compimento dei 60 anni con 20 anni di contributi di previdenza obbligatoria, perdono il titolo abilitante allo svolgimento della propria attività e cessano quindi il rapporto di lavoro, hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia anche se la decorrenza effettiva del trattamento pensionistico è rinviata di alcuni mesi per il meccanismo delle cc.dd. finestre.
La questione posta quindi è la seguente: in attesa della decorrenza della pensione di base questi lavoratori hanno diritto al riscatto della posizione individuale (ex art. 14, comma 5, del d.lgs. 252/2005) o devono accedere direttamente alla prestazione pensionistica di previdenza complementare (ex art. 11, comma 2, del d.lgs 252/2005)?
Nella risposta COVIP richiama innanzitutto gli orientamenti emanati con delibera del 9 marzo 2011 in occasione della quale l’Autorità ha precisato che “gli aderenti alle forme pensionistiche complementari ai quali si applica l’art. 11, comma 2, del d.lgs 252/2005 conseguano il diritto alla prestazione di previdenza complementare alla maturazione dei requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici obbligatori – con almeno cinque anni di partecipazione alle forme – prescindendo dall’effettiva erogazione degli stessi”.
Fatta questa premessa l’Autorità è entrata nel merito del quesito richiamando diverse risposte fornite nel tempo relativamente al tema del riscatto per perdita requisiti. In tali risposte Covip collega la condizione di cessazione dei requisiti di partecipazione alla considerazione che, prima della maturazione dei requisiti per la pensione complementare, sia sopravvenuta l’impossibilità per il lavoratore di continuare a beneficiare dei contributi datoriali in quel determinato fondo pensione.
Di conseguenza Covip precisa che, in circostanze come quella prospettata di cessazione del lavoro con maturazione dei requisiti per la prestazione, non si configura una “cessazione dei requisiti di partecipazione” al fondo pensione, condizione necessaria per esercitare il riscatto. Piuttosto, tali soggetti hanno titolo esclusivamente a richiedere direttamente la prestazione pensionistica complementare, a condizione che abbiano almeno cinque anni di partecipazione a forme di previdenza integrativa. Analoga soluzione trova applicazione con riferimento a coloro che, avendo perso i requisiti di partecipazione, per le più diverse ragioni, non abbiano chiesto il riscatto e siano rimasti iscritti fino all’avvenuta maturazione dei requisiti per la prestazione pensionistica complementare.
Un chiarimento importante, che rafforza l’idea, già ampiamente seguita nella prassi, che il riscatto non possa essere esercitato in alternativa alla prestazione pensionistica quando il diritto a quest’ultima è già maturato.
Un’occasione per approfondire: il workshop Mefop
Il tema dimostra quanto sia fondamentale conoscere le regole e saperle applicare correttamente nella gestione delle posizioni di previdenza complementare. Dalle adesioni alle contribuzioni, dalle prestazioni ai vincoli di cessione V e pignoramento, la compliance è oggi più che mai una competenza strategica.
Per questo, a novembre, Mefop propone come ogni anno un workshop dedicato alle procedure, un’occasione di confronto e aggiornamento per operatori e professionisti del settore. Sarà il momento ideale per approfondire non solo il tema del riscatto e delle prestazioni, ma anche tante altre sfide quotidiane nella gestione dei fondi pensione.
Non perdere l’opportunità di esserci: un passo in più per trasformare la complessità normativa in un vantaggio operativo!

Lorenzo Cicero
Mefop
In Mefop dal 2008. Avvocato. Laureato in Giurisprudenza. Esperto di aspetti normativi e di governance, coordina i comitati delle funzioni fondamentali dei fondi pensione. È responsabile della consulenza e della formazione in materia legale.