Blog Mefop

Il ruolo del progetto “Cruscotto delle prestazioni dei fondi sanitari” dell’Anagrafe dei Fondi sanitari

Damiana Mastantuono
01 febbraio 2021
TEMI MEFOP
  • Sanità integrativa
ARGOMENTI
  • Diritti e prestazioni
  • Ssn
  • Vigilanza
DESTINATARI
  • Fondi sanitari

La sanità integrativa continua a crescere per dimensioni, sia nella sua componente collettiva che nelle forme individuali; continua a crescere anche l’interesse del mercato assicurativo e dei servizi per il segmento sanitario in risposta a una crescente percezione del bisogno sanitario da parte della popolazione.

Tuttavia, questa dimensione espansiva non deve farci dimenticare le notevoli incertezze che ancora esistono non solo sulle regole ma anche sullo stesso ruolo integrativo dei fondi sanitari. Non è trascorso troppo tempo dalla pubblicazione di un Patto per la salute 2019-21 in cui si ribadiva la necessità di razionalizzare un sistema troppo spostato su un ruolo sostitutivo del Sistema sanitario nazionale (di seguito Ssn) e si enunciavano obiettivi ambiziosi anche in termini di potenziamento dell’istituto.

Il PATTO PER LA SALUTE 2019-2021

Questi macro-obiettivi puntano ad una disciplina più ordinata del fenomeno a livello istituzionale, giuridico e fiscale ma anche al consolidamento di solide strutture di governo delle forme di sanità integrativa, che siano in grado di assicurare un funzionamento efficace del modello. A conferma di ciò, è possibile richiamare la grande enfasi che, nel documento, viene posta sul tema dei livelli di servizio e della appropriatezza.

Gli obiettivi legati alla cd. appropriatezza delle prestazioni della sanità integrativa – anche al fine di suggerire nuove e importanti direzioni di sviluppo del comparto – presuppongono da una parte un serio lavoro su governance e accountability e dall’altra un lavoro di integrazione pubblico-privato che appare sempre più urgente.

Tuttavia, prima di arrivare ad una riforma del sistema in tal senso, uno dei passaggi obbligati è quello di operare una corretta mappatura delle prestazioni e dei modelli di erogazione effettivamente in uso presso i fondi sanitari.

Il PROGETTO DELL'ANAGRAFE DEI FONDI SANITARI

Un passo importante in tal senso è stato realizzato di recente dall’Anagrafe dei fondi sanitari con il progetto, denominato Cruscotto di analisi delle prestazioni erogate dai Fondi sanitari (raccolta dati integrativi del Siaf -Sistema informativo gestito dal Ministero della Salute-).

Il progetto si riferisce sia al comparto dei fondi di tipo A che a quello dei fondi di tipo B e assume un valore molto più ampio del mero aggiornamento di un sistema informativo anagrafico e fiscale.

Obiettivi

L’iniziativa punta a raccogliere dati sulle fasce di popolazione effettivamente coperte dal sistema di sanità integrativa e sulle modalità e livelli di accesso al sistema e pone le basi per l’introduzione di un codice univoco di classificazione delle prestazioni tra primo e secondo pilastro, al fine di valorizzare il rapporto funzionale che è alla base del nostro sistema sussidiario di sanità.

Uno dei passaggi fondamentali da tenere a mente nell’analisi di questo esperimento da parte del Ministero è appunto rappresentato dall’obiettivo macro: i dati del crescente sistema della sanità integrativa sono fondamentali per lo sviluppo delle politiche sanitarie del nostro paese.
 

Il Progetto in pratica

A livello operativo, l’Anagrafe dei fondi ha richiesto l’invio del questionario entro 20 giorni dalla data di somministrazione (il termine indicato nella Nota dell’Anagrafe è stato fissato al 15 novembre), termine che assume una valenza assolutamente ordinatoria anche alla luce della volontarietà della compilazione questionario stesso.  

Al di là dei risultati specifici, il questionario presenta per la prima volta con forza al sistema dei fondi la necessità di:

  • cominciare a valorizzare il proprio patrimonio informativo e implementare il rapporto con gli outsourcer assicurativi e sanitari
  • porre al centro delle proprie politiche sanitarie i bisogni dei “cittadini-iscritti”.
     

Utilità

A livello tecnico, l’elencazione specifica – oltreché la classificazione puntuale per macro-aree – delle diverse prestazioni amplia notevolmente la “mappa” degli operatori i quali ritrovano nello schema il dettaglio la tassonomia delle prestazioni fino ad oggi indicate solo in modo generico (cfr. decreti attuativi del d.lgs. 502/92).

Il riferimento in primis è all’area del socio-sanitario, dove i dati forniti fino ad oggi all’Anagrafe in relazione alle cd. prestazioni vincolate raccontano poco sia sugli ammontare erogati (si pensi in particolare al caso dei cd. fondi assicurati che comunicano periodicamente al Ministero solo i dati delle risorse impegnate in termini di premi riconosciuti alle compagnie e Sms per la copertura del rischio) sia sulle tipologie di prestazioni.

L’avere elencato tutte le principali categorie di prestazioni sociali a rilevanza sanitaria e di prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, consente al fondo di avere un punto di riferimento importante sia nell’ottica della rielaborazione dei dati in suo possesso che in quella della valorizzazione/implementazione prospettica dei propri piani sanitari.
 

Cosa aspettarsi?

Dalle risposte che l’Anagrafe riceverà, emergerà sicuramente un quadro di esperienze disomogenee e spesso non allineate ad un unico sistema di tassonomia e pianificazione sanitaria e un lavoro ancora parziale sul tema della “integrazione” tra pubblico e privato ma, nello stesso tempo, potrebbe emergere anche una fotografia inaspettata di un sistema di fondi sanitari che raccoglie efficacemente stimoli legati allo sviluppo di politiche sanitarie innovative e che in molti casi anticipa riflessioni in atto nello stesso sistema generale.

L’auspicio è quello di vedere uno sviluppo di questa iniziativa e, in tal senso, il ruolo di Mefop sarà quello di supportare il sistema, facilitando il confronto tra enti e tra questi e Istituzioni e avviando riflessioni sempre più specifiche sul tema della pianificazione sanitaria e dei nomenclatori.

 

Una versione più ampia dell'articolo sarà disponibile nel n. 8 di Prospettive.

 

Damiana Mastantuono
Mefop

In Mefop dal 2000. Avvocato Specialista in lavoro e previdenza. Laureata con lode in Giurisprudenza. É responsabile della formazione e dei "progetti speciali" di Mefop e collabora alle attività dell'area normativa e istituzionale.