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Alert Normativo

DDL Tutela del Risparmio al Senato

23 febbraio 2005
Tra i tanti aspetti degni di nota per la previdenza complementare segnaliamo:
1. la permanenza della Covip come autorità indipendente;
2. la delega al Governo per l'adozione di una disciplina dei conflitti di interessi dei fondi pensione (art. 9). La disciplina dovrebbe prevedere, tra l'altro, limiti agli investimenti in fonti istitutive. La Consob verrebbe delegata per l'adozione di disposizioni attuative e per la comminazione di sanzioni;
3. viene disciplinata l'attività delle autorità di vigilanza con riferimento al reciproco coordinamento (art. 19);
4. la disciplina della trasparenza in materia di previdenza complementare passa alla Consob (art. 24, comma 3), che disciplinerà anche gli schemi tipo di convenzione di gestione e provvederà ad autorizzarle. Le condizioni di polizza dei PIP non verranno più inviate alla Covip, bensì alla Consob.
5. Viene abrogato il n. 2 dell'art. 1, comma 2, lettera h), della Delega previdenziale, che attribuiva a Covip la competenza in materia di trasparenza su tutte le forme di previdenza complementare e viene eliminato il riferimento all'unitarietà della vigilanza nella stessa lettera h);
6. il potere di irrogare sanzioni passa dal Ministero del Lavoro alla Covip (art. 26, comma 4);
7. viene istituito il delitto di "omessa comunicazione del conflitto di interessi" (art. 30), che prevede la reclusione da 1 a 3 anni per chiunque ometta di effettuare la comunicazione di cui all'art. 2391 cod. civ. Si afferma che la norma penale troverebbe applicazione anche ai fondi pensioni, cui tuttavia non si applica l'art. 2391 cod. civ.

Ora il provvedimento dovrà essere approvato dal Senato.