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FondoPoste

28 luglio 2003

La Covip, nella seduta del 21 luglio 2003, ha autorizzato all'esercizio dell'attività un nuovo fondo pensione negoziale istituito sulla base dell'accordo stipulato tra le Poste Italiane S.p.A. e le organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto Collettivo di lavoro di riferimento (SLC-CGIL, SLP-CISL, UIL POST, FAILP-CISAL, SAILP-CONFSAL - UGL Comunicazioni).

Si tratta di "FONDOPOSTE" il fondo pensione complementare rivolto al personale non dirigente di Poste Italiane S.p.A e ai dipendenti delle Società controllate (Poste Vita S.p.A, Sim Poste S.p.A., SDA express Courier S.r.l, Postecom S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A., Postel S.p.A.).
La contribuzione da versare al fondo pensione è, per l'Azienda e per i lavoratori, pari all'1% della retribuzione. Il lavoratore può comunque incrementare i versamenti fino a raggiungere il valore massimo del 4% della retribuzione.
Al fondo pensione va versata anche una quota destinata al trattamento di fine lavoro: per chi ha iniziato l'attività lavorativa prima del 28 aprile '93 la somma da versare è pari al 2,5% della retribuzione utile per il calcolo del TFR, mentre per i lavoratori che hanno iniziato l'attività lavorativa in data successiva, la quota del TFR è integralmente destinata al fondo pensione complementare, come previsto dalla normativa vigente.
La quota di iscrizione al fondo è pari a 5 euro che devono essere versati sia dai lavoratori che dall'Azienda. Per sostenere la fase di avvio del fondo pensione complementare, è inoltre previsto che la società Poste Italiane S.p.A. versi una somma "una tantum" pari a 225.000 euro.
Per quanto riguarda la gestione delle risorse finanziarie, "FONDOPOSTE" è strutturato inizialmente in un unico comparto di investimento.
Dopo i primi tre anni di attività può attuare una gestione basata su più comparti, consentendo così agli iscritti di scegliere la politica di investimento delle risorse finanziarie più rispondente alle singole