Blog Mefop

L'Inps interviene sul regime contributivo dei professionisti

Chiara Costantino
15 aprile 2015
TEMI MEFOP
  • Welfare liberi professionisti
ARGOMENTI
  • Diritti e prestazioni
DESTINATARI
  • Casse di previdenza
  • Liberi professionisti

Con la Circolare n. 72 del 10 aprile 2015 l’Inps interviene nuovamente sul regime contributivo dei liberi professionisti e in particolare sul regime contributivo di ingegneri ed architetti.

I chiarimenti forniti si sono resi necessari poiché - nello svolgimento dell’attività di accertamento dell’Istituto, e in particolare nella verifica incrociata con le dichiarazioni reddituali (c.d. operazione Poseidone - sono emerse alcune problematiche applicative tra quanto disciplinato dai regolamenti delle Casse previdenziali stesse, di cui ai D. lgs. 509/94 e 103/96, e quanto previsto dalla normativa generale contenuta nella Legge 335/95 e nel relativo decreto attuativo D.M. 281/1996.

Sul tema ha avuto modo di pronunciarsi, ripetutamente, anche la Suprema Corte di Cassazione.

Attraverso il documento in oggetto, e di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps ha inteso esplicitare - anche alla luce della stessa evoluzione giurisprudenziale - i criteri generali per la corretta individuazione dell’Ente competente in materia di previdenza per i liberi professionisti che svolgono attività professionale di ingegnere od architetto.

In particolare, dalla Circolare si evince che sono tenuti al versamento alla Gestione Separata i professionisti che, in ragione dell’attività svolta (attività che sia diversa da quella professionale), non devono contribuire alla Cassa (nel caso di specie, Inarcassa).

Si fa riferimento, pertanto, a tutti quei casi in cui Inarcassa esclude l’obbligo di iscrizione e di versamento del contributo soggettivo relativo all’attività professionale.

In base al principio enunciato, tutti i soggetti – e quindi per analogia non solo ingegneri e architetti – che esercitano per professione abituale, ancorchè non esclusiva, attività di lavoro autonomo (art. 54, comma 1, Tuir) sono obbligati a versare i propri contributi alla Gestione Separata qualora l’esercizio di detta attività non sia subordinato all’iscrizione all’Albo professionale oppure qualora il reddito prodotto non risulti assoggettato a contribuzione obbligatoria soggettiva presso la Cassa Professionale di categoria.

Chiara Costantino
Mefop

In Mefop dal 2013. Laureata con lode in Giurisprudenza. Si occupa di consulenza legale e formazione, collabora alla redazione delle pubblicazioni giuridiche. È responsabile del servizio Alert.